“Un riconoscimento sobrio e semplice, ma molto sentito”: così l’assessore Valter Fantino ha descritto il premio “Cuneo vive lo Sport”, ideato lo scorso anno dalla Città di Cuneo per celebrare le personalità che più si sono distinte nell’attività sportiva, nel racconto dello sport, nel percorso di vita tra sport e sociale e nella promozione della pratica sportiva nella nostra città.
Ieri, venerdì 16 dicembre, nel Salone d’Onore del Comune si è svolta la cerimonia di consegna della seconda edizione del premio, andato alla campionessa del mondo Juniores di ciclismo su strada Elisa Balsamo, al giornalista Romano Borgetto e all'”Autentico Sportivo” Gaetano Pagliari.
Per la diciottenne Elisa Balsamo la motivazione è stata la seguente: “A dispetto della giovane età domina pista e strada come nessuno al mondo. Cuneo ringrazia la sua ragazza tutta d’oro”. “Vivo qui solo da qualche anno ma sono stata accolta subito molto bene, ringrazio Cuneo per questo premio” ha detto Elisa, che poi, incalzata dalle domande di Fantino, è tornata sulla splendida vittoria di Doha, ad ottobre: “C’è un filmato che si può trovare facilmente in rete e che vi invito a vedere sugli ultimi chilometri della gara, nel quale si nota quanto la squadra fosse unita. Eravamo un treno compatto, le mie compagne mi hanno aiutato fino all’ultimo per raggiungere il risultato, e non è facile mettersi a disposizione così, sapendo che ne verrà premiata solo una. Senza di loro non avrei raggiunto questo splendido risultato, per questo continuo a ringraziarle”.
Romano Borgetto è stato premiato per aver raccontato per anni uno sport come la pallapugno, con questa motivazione: “Verità, responsabilità, servizio, presenza, rispetto; tutte insieme formano la parola più importante: credibilità”. Visibilmente felice di ricevere questo riconoscimento, il giornalista ha ringraziato e si è lasciato andare ad una riflessione sentita ed apprezzata sulla pallapugno, lanciando un grido di allarme: “Noi siamo cuneesi perché abbiamo il pallone elastico – ha detto -: ce l’abbiamo solo noi, per questo dobbiamo giocarci questa carta, utilizzarlo come punto di forza. Ho sempre sognato una partita a pallone elastico in piazza Galimberti, durante la Fiera del Marrone, tra Campagno e Vacchetto: sono convinto che tutti starebbero a bocca aperta per un simile spettacolo. Non bisogna lasciare morire questo sport, facciamo una battaglia per salvarlo e tenerlo in piedi”.
Poi, come simbolico passaggio di consegne, Borgetto ha regalato una palla da pallone elastico ai due nipotini, “perché possiate giocarci qualche volta”, ed una al figlio Matteo, anche lui giornalista, “nella speranza che un giorno, se un direttore te lo chiederà, tu possa scrivere di pallone elastico”.
Infine, è venuto il turno di Gaetano Pagliari, stella di bronzo al merito sportivo, già discobolo d’oro nel 1994 e presidente onorario del Csi, premiato con questa motivazione: “Esempio di vita e sport educativo. Pioniere dello sport per tutti. Una vita dedicata al bene dei giovani attraverso la promozione sportiva”.
“Dedico questo riconoscimento agli amici più giovani che mi hanno aiutato nel corso della mia attività e ai quali auguro di proseguire e promuovere lo sport educativo – ha detto Pagliari -. Oggi è difficile proporre ai giovani di faticare per qualcosa: lo sport ci riesce, lo sport è fatica, ma una fatica bella. Lo sport è coinvolgimento, coesione, incontro: facciamo il possibile perché aiuti a sollevare le sorti di una società che a volte ci lascia un po’ perplessi”.
Gabriele Destefanis