Ora anche nella Granda i pazienti affetti da enfisema al polmone in fase avanzata potranno affiancare, al trattamento farmacologico, un intervento mini-invasivo per la riduzione del volume del polmone in per via endoscopica. Nei giorni scorsi, presso l’Azienda ospedaliera “Santa Croce e Carle”, sono stati dimessi i primi due pazienti, dopo pochi giorni di degenza, con un risultato più che soddisfacente. «Il trattamento», spiega Giulio Melloni, direttore della chirurgia toracica, «nacque negli anni ‘50, ma fu poi accantonato per alcuni decenni per gli esiti nefasti dovuti alle complicanze; venne reintrodotto nella pratica clinica negli anni ‘90 in maniera chirurgica, mentre ora si pratica per via endoscopica in centri altamente specializzati, ove siano presenti tutte le competenze: chirurgia toracica, pneumologia, fisiopatologia respiratoria, anestesia, oltre a tecnologie d’avanguardia. L’intervento è utile per migliorare la qualità di vita dei pazienti, le cui condizioni spesso non consentono loro nemmeno di uscire di casa». All’intervento ha partecipato anche Andrea Antonelli, responsabile della struttura di allergologia e fisiopatologia respiratoria: «La tecnica consiste nell’inserimento di valvoline che aderiscono alle pareti, direttamente nel bronco, isolando la parte a valle. La procedura è semplice, rapida e le valvole sono potenzialmente rimovibili. Si interviene sulle parti più danneggiate, “sgonfiandole” per permettere alle altre parti “più sane” di vicariare quelle isolate». Un momento fondamentale in questo percorso di cura è costituito dalla selezione del paziente, dal successivo “allenamento” per meglio affrontare la procedura. Tale soluzione può inoltre rappresentare un “ponte” al trapianto. Conclude Alessandro Locatelli, direttore del servizio di anestesia e rianimazione e del dipartimento di emergenza e aree critiche: «Siamo di fronte all’ennesimo esempio di innovazione tecnologica e procedurale del dipartimento e di sinergia all’interno delle strutture del nostro ospedale. Quello che siamo riusciti a realizzare, di fatto, è l’anticipazione di un progetto che favorirà sempre di più la collaborazione tra i reparti medici e chirurgici. Per quanto riguarda l’intervento innovativo eseguito nei giorni scorsi ringrazio naturalmente la Direzione generale e tutte le strutture di supporto che ci hanno consentito di eseguire le procedure».