Aspettando la ripresa del campionato, è tempo di bilanci e pagelle per le formazioni cuneesi di Eccellenza protagoniste nel 2016. Un anno che non ha visto trionfi veri e propri (se escludiamo quello del Fossano, ma in Promozione), ma tanti ottimi cammini, e nessuna vera insufficienza (anche se qualche mezza delusione c’è stata).
Salutando le retrocesse Pedona e Virtus Mondovì (ora Monregale Calcio) e sperando di rivederle presto in questa categoria, ecco i nostri voti alle nove squadre della Granda partecipanti al Girone B di Eccellenza.
ALBESE: E’ stato un 2016 a modo suo incredibile, carico di colpi di scena e di emozioni per l’Albese Calcio, che ha vissuto l’anticamera del centenario in maniera sicuramente non banale. Il sodalizio langarolo, presentatosi ai nastri di partenza del campionato di Eccellenza carico di punti interrogativi, con una squadra costruita all’ultimo secondo dal duo Rosso-Isoldi, grazie ad uno strepitoso girone di ritorno è riuscito a centrare una salvezza addirittura anticipata, che a inizio stagione pareva poco più di un’utopia. Una salvezza che non ha quietato le acque sotto le torri, ed infatti è stata un’estate di passione per l’Albese, che prima ha visto tramontare sul traguardo una cessione di proprietà che pareva ormai fatta, quindi ha ufficializzato il matrimonio con l’Accademia Calcio Alba per il settore giovanile ed infine si è presentata ai nastri di partenza con un organico speculare a quello che aveva centrato la clamorosa salvezza pochi mesi prima, mostrando però non poche tribolazioni in avvio di campionato. La grande, clamorosa svolta il 30 settembre quando viene dato l’annuncio che il nuovo presidente dell’Albese, dopo anni di egemonia Rava e dopo l’interregno di Isoldi, sarà l’imprenditore della ristorazione Gennaro Castronuovo. E’ una svolta perché il neo presidente “entra duro” su una società che sta galleggiando sopra la zona play out, e la sua prima decisione ha del clamoroso: divorzio dal mister Giancarlo Rosso, che in 12 anni di panchina albese era riuscito a portare i biancoazzurri sino alle soglie della Lega Pro (due eliminazioni ai play off in Serie D) e squadra affidata a Enrico Fantini, che sì esordisce con una pesante sconfitta a Cherasco, ma riesce poi a dare la svolta conquistando 10 punti in 4 partite utili a proiettare la squadra in piena zona play off. Un finale di stagione da incorniciare, che conclude nel migliore dei modi un anno comunque positivo e che può fare sognare i tifosi albesi nell’anno del Centenario. VOTO: 7+
BENARZOLE: Un 2016 senza particolari guizzi per una realtà che, bisogna dirlo, forse aveva abituato bene i propri tifosi negli ultimi anni, con promozioni (dalla Prima Categoria all’Eccellenza) e campionati da zona playoff. Risultati importanti per una piccola società come quella biancorossoblu. Nel 2016 la Benarzole è forse tornata a standard più “normali”, confermando l’ossatura storica della squadra (che continua a meritarsi la categoria), chiudendo lo scorso campionato con 46 punti (ottavo posto) ed affidando la guida tecnica a mister Dogliani. Partenza a rilento in questo 2016-17, vissuto per ora a ridosso fra zona playout e salvezza. VOTO: 6.5
CHERASCHESE: Un 2016 sempre nella parte alta della classifica per i “Lupi” di Brovia, senza però riuscire a consolidarsi come squadra da playoff. Il bilancio comunque non può che essere positivo, considerando che la squadra gioca bene, diverte ed ha ancora ampi margini di miglioramento: dal 7° posto della scorsa stagione, con i playoff resi irraggiungibili da Casale, Valenzana e Pro Dronero. Posizione per ora confermata, ma con una classifica molto corta ed una zona playoff lontana un solo punto: trovare maggiore continuità, questo l’obiettivo per un 2017 da protagonisti. VOTO: 7-
CORNELIANO ROERO: Senza dubbio una delle note più liete del 2016. I rossoblu di Dessena hanno viaggiato ad alti ritmi per tutto l’anno solare, trascinati da due bomber, Cirillo prima, Melle poi, all’interno di un complesso di squadra che funziona, eccome. Playoff mancati solo per la differenza punti, nonostante il 4° posto, nel 2015-16, prove tecniche per un campionato, come quello attuale, davvero importante, con un girone di andata ai vertici, anche accarezzando il primato: un piccolo calo nel tardo autunno ha consegnato ad Anderson e compagni un altro 4° posto, ma con Rivoli e Saluzzo nel mirino. VOTO: 8
FC SAVIGLIANO: Difficile analizzare l’annata dei saviglianesi, società e squadra dalle grandi potenzialità, a volte inespresse. Bene da neopromossa sotto la guida di Magliano, che ha portato i rossoblu ad una solida salvezza (45 punti, 9° posto) con una rosa a disposizione che, comunque, secondo tanti avrebbe potuto addirittura ambire a qualcosa di più. In estate una mezza rivoluzione, con l’approdo in panchina di Milani ed una squadra in parte rinnovata con colpi importanti (in primis il bomberone Varvelli e De Peralta), nonostante i quali il Savigliano fatica ad ingranare per un campionato che poteva e, forse, doveva, essere da zona playoff fissa. Con il 5° posto non lontanissimo ma mai nei radar, a dicembre, un’altra piccola rivoluzione, con partenze di spicco (fra cui lo stesso Varvelli e capitan Passerò): 10° posto a fine 2016, ma playoff non irraggiungibili, a 5 punti. Ma ci vorrà un vero cambio di passo per non vivere una stagione nell’anonimato. Vedremo. VOTO: 6
FOSSANO: 2016 da sogno per i rossoblu di Viassi, che ha regalato, gol, spettacolo (qualche svarione che ci sta, in Eccellenza), una promozione strameritata, mettendo in luce tanti talenti (uno su tutti, bomber Alfiero, con i suoi 44 gol in una stagione e mezza!!). Il tutto sotto la guida di mister Viassi, che ha dato gioco ed identità ad un gruppo nel complesso giovane e un po’ pazzerello. Un girone d’andata sull’ottovolante, risultati imprevedibili, ma anche un finale in crescendo con l’aggancio alla zona playoff e la sensazione che il bello debba ancora arrivare. VOTO: 9
OLMO: Nel segno della continuità. I grigiorossi hanno viaggiato su una linea orizzontale per tutto l’anno solare, con il solito obiettivo (la salvezza), con una coperta corta che ha per forza di cose costretto mister Calandra a cementificare il gruppo per il raggiungimento dei risultati. Ed ecco quindi una categoria confermata per il sesto anno di fila ed un nuovo campionato in cui si dovrà lottare con i denti per la salvezza. Lo stop, per problemi di salute, dello stesso Calandra (che tornerà dopo la sosta natalizia), consegna la squadra al vice-Pressenda che fa bene il suo compito, nonostante un organico sostanzialmente ristretto (per infortuni ed anche dopo alcune partenze a dicembre) e gli affanni che questo tipo di situazione può comportare: è proprio nell’ultimo mese che gli olmensi ottengono risultati fondamentali, contro Colline Alfieri e Bonbonasca, sul sintetico di San Rocco Castagnaretta, rimanendo attaccati al treno salvezza. Sarà una bagarre per evitare i playoff, ma con la grinta dimostrata recentemente, si può fare! VOTO: 6/7
PRO DRONERO: Partiamo da un presupposto. La Pro Dronero è ormai una realtà di primo piano nel panorama calcistico cuneese, ed i piazzamenti degli ultimi anni parlano chiaro. Questo è un dato di fatto ed un merito della società di patron Beccacini, da non dare per scontato. Ecco perchè, ormai, per gli addetti ai lavori i “Draghi” partono sempre fra le compagini che dovranno ambire a campionati di vertice: pronostico rispettato nel 2015-16, in cui i biancorossi di Caridi hanno anche, in parte, lottato per la Serie D, chiudendo al 3° posto e fermandosi sullo 0-0 dopo i 120′ di Valenza nel primo turno playoff. Meno brillante e troppo discontinua questa prima fetta di stagione 2016-17: Melle passa al Corneliano Roero, sostituito da un attaccante come Sanci che aveva ben fatto nell’Eccellenza ligure ma con caratteristiche opposte al suo predecessore, non riuscendo a rispettare le aspettative (e concludendo anzitempo la sua avventura in Valle Maira). Ovviamente non è l’unica spiegazione, la mancanza di un centravanti di peso, ma è quella che attualmente è più sotto gli occhi per spiegare il 9° posto attuale condizionato da una serie di non vittorie per sette partite nel girone di andata: le ultime prestazioni, incoraggianti (anche in Coppa), raccontano di una Pro decisa a non mollare ambizioni da playoff. Dopo aver blindato i pali con Cammarota (26 reti al passivo sono effetivamente troppe) e sperando nel rilancio di Davide Isoardi (fuori dall’11 titolare ad inizio torneo), Dutto e compagni ci proveranno, senza dubbio. VOTO: 7
SALUZZO: Dulcis in fundo, la miglior squadra nel complesso del 2016. Il Saluzzo. Difficile non rimanere impressionati dal gruppo condotto magistralmente da mister Rignanese, il quale ha dato un’identità gagliarda e battagliera ai granata, portando la società di patron Boretto a livelli che non si vedevano da anni, almeno in Eccellenza. Le basi sono state gettate nella scorsa stagione, con i 51 punti che non sono valsi i playoff, anche in questo caso per la differenza punti: comunque, quinto posto per un team che doveva innanzitutto salvarsi. La parte gustosa arriva però dopo: squadra sostanzialmente confermata, ma con ritocchi importanti (con Pinelli che non fa rimpiangere Lapadula e Caserio là davanti) ed uno spirito compatto ancora più evidente. Dopo una lunga lotta in testa con il Corneliano Roero, il Saluzzo ha concluso il 2016 al secondo posto, superato dal Castellazzo Bormida: la sfida sarà confermarsi agli stessi livelli anche nel 2017, per tentare se non l’assalto alla D, perlomeno un ottimo cammino in zona playoff. VOTO: 9+
Redazione Sportiva