«Abbiamo una maggiore e più approfondita conoscenza del virus rispetto alla scorsa primavera. Anche le cure, adesso, seguono un protocollo più accurato e soprattutto ci permettono di assistere i pazienti a casa. Questo è molto importante in un momento in cui c’è molta pressione sui ricoveri ordinari. Certo, abbiamo ancora delle armi spuntate per combattere il nemico. Personalmente mi auguro che si possa tornare a sperimentare gli effetti della idrossiclorochina. La nostra esperienza era stata molto interessante, prima che l’Aifa decidesse di sospenderne l’utilizzo in base a uno studio americano che segnalava possibili effetti collaterali in aggiunta a una sostanziale inefficacia della cura. Ma ultimamente un nuovo studio ha rivisto alcune conclusioni, rivalutando gli effetti di questo farmaco. Mi auguro che si riparta da qui, abbiamo anche mandato una richiesta in questo senso all’Agenzia italiana del farmaco».
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