Nuove chiusure, CNA Piemonte: “Per noi prezzo troppo alto, le nostre imprese vogliono tornare a lavorare”

Il segretario regionale Provenzano e il presidente Actis: "Chiediamo chiarimenti e ristori immediati"

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Actis e Provenzano di CNA Piemonte

Dopo le ultime decisioni governative, arriva la dura reazione di CNA Piemonte (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola Impresa): “Gli imprenditori pagano un prezzo troppo alto – afferma il segretario regionale Filippo Provenzano -. Ci attendevamo provvedimenti che scongiurassero l’emergenza sanitaria della ‘seconda ondata’ e provvedimenti per trasporti maggiormente sicuri per lavoratori e studenti, ma tutto questo non è avvenuto. Ora chiediamo ristori immediati per tutte le categorie/filiere chiuse o penalizzate dalla limitazione degli spostamenti, la sospensione e rinvio di tutti i tributi in scadenza, la proroga automatica delle moratorie di mutui e finanziamenti, la disponibilità immediata a costi calmierati degli annunciati tamponi rapidi. Inoltre abbiamo bisogno di un piano straordinario per il trasporto sicuro per lavoratori e studenti. Infine chiediamo i necessari chiarimenti in merito agli spostamenti per i clienti delle attività consentite dal DPCM”.

Aggiunge il presidente di CNA Piemonte Fabrizio Actis: “Le nostre imprese vogliono tornare presto a lavorare, continuando a operare in sicurezza. Chiediamo alle istituzioni, in particolare alla Regione Piemonte, di farsi parte attiva per ottenere i chiarimenti interpretativi necessari legati al nuovo DPCM. Inoltre sollecitiamo la Regione ad accelerare la risoluzione dei problemi posti e tuttora irrisolti. La CNA continua a essere disponibile, responsabile e propositiva nel dare il proprio contributo”.