«Una fredda mattina di gennaio mentre sbrigavo alcune pratiche dell’ufficio dell’agenzia generale di Cuneo dell’INA passavo dinnanzi alla porta dell’agente generale, comm. Mario Conterno, che mi invitò ad entrare e mi disse ‘Caro Callipo, ho intenzione di formare una squadra di calcio femminile; credimi è uno sport che sta incontrando fortuna. Bisogna trovare il modo di recuperare le ragazze a questa nuova disciplina’…».
“Correva l’anno 1969 e mentre il mondo si emozionava per l’avvicinarsi dello sbarco dell’uomo sulla luna, nella sonnacchiosa città di Cuneo, un gruppo di audaci sportivi appassionati di calcio, pensò di fondare una squadra di calcio femminile”.
Questo è l’inizio del calcio femminile a Cuneo descritto nelle pagine di un libro «Alta Italia Football Club Femminile – La prima squadra di calcio femminile a Cuneo dal 1969-1978», scritto con il cuore da Franca Giordano e Marisetta Minolfi, protagoniste insieme alle numerose ragazze che si sono avvicendate negli anni a difendere i colori biancorossi dell’Alta Italia.
Il libro, edito dall’Araba Fenice, ripercorre, dalla sua nascita fino al 1978, la storia dell’Alta Italia, società che nel giugno del 1969 diede vita al movimento in rosa a Cuneo.
Sì, perché il calcio femminile ha un suo passato ed anche di assoluta rilevanza nella nostra città.
Le ragazze dell’Alta Italia furono delle autentiche pioniere ma ancor di più coloro che ci credettero e si buttarono in una fantastica ed eccezionale avventura.
L’idea partì dal vulcanico Mario Conterno, «un uomo che sapeva lanciarsi nelle sfide più ardite e quella dello sport calcistico ‘in rosa’ era sicuramente una di quelle», così lo ricorda nella prefazione del libro, Mario Sanino che in seguito succedette alla presidenza del sodalizio biancorosso dal 1970 al 1974 per poi divenire presidente onorario nel 1976.
La scelta del nome Alta Italia fu dettata dal voler ricordare la prima associazione sportiva maschile della città denominata Unione Sportiva Alta Italia nata nel 1904, come riportato nel libro «Una storia in biancorosso» scritto nel 1998 da Gualtiero Franco e Antonio Tranchero.
«A Cuneo il Calcio femminile è arrivato nel 1969, con un gruppo determinato e tenace che, pur con interruzioni varie e non senza difficoltà, ha posto le basi per il futuro approdo in serie A», le parole dell’Assessore allo Sport del Comune di Cuneo, Cristina Clerico, permettono di individuare quel filo conduttore tra l’Alta Italia e l’Acp Cuneo San Rocco poi divenuto Cuneo Calcio Femminile, in una figura: Eva Callipo.
La figlia del compianto Nino, allenatore dell’Alta Italia, da mascotte negli anni ’70 è diventata dirigente e poi presidente del Cuneo Calcio Femminile: grazie a lei e ad altre figure, unite dalla passione per il calcio femminile, si è raggiunto l’ambito traguardo della serie A.
Il libro è un mix di ricordi (oltre 600 articoli delle testate giornalistiche del tempo), emozioni ed imprese storiche soprattutto per chi le ha vissute in prima persona, nel contempo però lascia un messaggio forte chiaro alle giovani: dalle protagoniste di allora emerge la grinta, l’intraprendenza e la passione di tutte coloro che hanno vestito la maglia biancorossa legate ancora oggi da una profonda amicizia.
Il libro sarà in vendita presso la sede della casa editrice Araba Fenice e nelle librerie della città.
c.s.