“Mangia, che diventi grande” … è il primo pensiero di tutte le mamme del mondo per i loro bimbi fin dai primi giorni di vita. L’associazione di solidarietà e cooperazione internazionale LVIA (www.lvia.it) promuove una Campagna di raccolta fondi con l’obiettivo di curare i bambini malnutriti in Burkina Faso e aiutare le loro mamme a farli crescere in salute.
Gianluigi Buffon, portiere e capitano della nazionale italiana di calcio, ha deciso di sostenere la Campagna di LVIA: «Sono un papà anch’io e vorrei che tutti i bimbi avessero la possibilità di diventare grandi. In Burkina Faso la malnutrizione infantile crea danni permanenti nella crescita e in molti casi anche la morte. Per questo ho deciso di sostenere LVIA, che da anni lavora per salvare la vita a migliaia di bambini».
La malnutrizione in Burkina Faso colpisce ancora oggi quasi 500.000 bambini prima dei 5 anni di età. L’impegno di LVIA dal 2012 ad oggi nella Regione del Centre-Ouest del Burkina Faso ha permesso di curare quasi 50.000 bambini affetti da malnutrizione acuta severa (MAS) e sono importanti anche i risultati della prevenzione, dato che l’incidenza (numero di nuovi casi in un determinato periodo di tempo) della patologia è diminuita dall’11% al 7% tra i bambini malnutriti che sono stati curati prima di arrivare alla fase acuta della malnutrizione.
La diminuzione dei casi di malnutrizione infantile dopo la grave carestia che nel 2010-2012 ha colpito tutta la macroregione del Sahel Africano tra cui il Burkina Faso, è certamente la conseguenza delle migliori performance agricole ma anche delle azioni realizzate dal Ministero della Salute del Burkina Faso e dei suoi partner, tra cui LVIA, impegnati non solo nella cura della malnutrizione ma anche e soprattutto in un’opera di formazione degli operatori sanitari e di informazione delle comunità, a partire dalle mamme, per favorire la cura e la prevenzione della patologia.
«Ogni trimestre i nostri operatori sanitari visitano 500mila bambini». Spiega Giorgia Pianelli, responsabile di LVIA dei progetti di lotta alla malnutrizione infantile in Burkina Faso. «Utilizziamo un apposito braccialetto per misurare la circonferenza del braccio che indica lo stato di salute del bimbo: rosso, ovvero circonferenza inferiore a 115 mm, si tratta di malnutrizione acuta severa. I bimbi malnutriti vengono portati al più vicino ambulatorio, dove sono nutriti e curati con un trattamento antibiotico e antiparassitario. I nutrizionisti preparano il personale sanitario a curare in modo tempestivo i casi di malnutrizione, mentre i bimbi più gravi sono indirizzati all’unico ospedale della regione dotato di una pediatria».
La tempestività della cura è fondamentale perché i bambini affetti da malnutrizione acuta severa, la forma più grave di malnutrizione, se non sono curati in tempo avranno un ritardo permanente nella crescita fisica e intellettuale.
A volte però ci sono famiglie che rifiutano le cure, a fronte di una patologia poco conosciuta nei suoi sintomi. Il ruolo delle mamme è importante per prevenire e curare la malnutrizione. In Burkina Faso l’agricoltura è povera, risente dell’ambiente arido e la sfida consiste nell’usare ciò che offre la terra per dare un’alimentazione nutriente. «Allora si mostra alle mamme la preparazione di pappe fatte con cerali locali e arricchite da alimenti molto nutrienti che si trovano nel Paese, come i frutti del baobab e la papaya», spiega Giorgia.
La situazione è migliorata di molto rispetto a 5 anni fa, importanti risultati sono stati raggiunti ma la lotta alla malnutrizione infantile non è finita. L’obiettivo della Campagna “Mangia che diventi grande” promossa da LVIA è raccogliere 115.000 mila euro per sostenere le mamme e i bambini affetti da malnutrizione. In un Paese dove esistono appena un medico ogni 20mila persone e 1 letto di ospedale ogni 2.500 persone (dati 2010 the World Factbook) l’accesso alle cure è difficile. Il Governo del Burkina Faso ha fatto tanto, dichiarando nel 2015 la gratuità di alcune spese relative alla cura della malnutrizione, ma molto resta ancora da fare, specialmente nelle aree periferiche. La Campagna “Mangia che diventi grande” sostiene tutti i costi non coperti dallo Stato necessari al ricovero dei bambini gravemente malnutriti e delle loro mamme.
Dal 18 al 31 gennaio, manda un sms o chiama da rete fissa il numero 45523.
Doni 2 euro con un sms da cellulari TIM, Vodafone, Wind, 3, PosteMobile, CoopVoce e con chiamata da rete fissa Vodafone, TWT, Convergenze. Doni 2 o 5 euro con chiamata da rete fissa TIM, Infostrada, Fastweb.
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c.s.