In un periodo storico come questo, in cui la quotidianità di ogni individuo è soggetta a limitazioni necessarie per limitare il contagio da Sars Cov-2, anche le modalità di lavoro della Consulta per le pari opportunità del Comune di Alba si sono allineate alle nuove misure di contenimento dell’emergenza sanitaria.
Ciò non ha comunque bloccato l’entusiasmo dei componenti del sodalizio, impegnati nella stesura di un piano d’azione programmatico di iniziative, per lo più in forma digitale, volte a sensibilizzare la popolazione locale sulle tematiche legate alle pari opportunità.
Tra le proposte che la Consulta per le pari opportunità del Comune di Alba metterà in campo per la celebrazione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” vi è la creazione di un “motivo” da applicare alla propria foto profilo sui social, sulla scia della campagna nazionale #liberapuoi dedicata alla ricorrenza del 25 novembre. La violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani e una conseguenza della discriminazione nei confronti delle donne, nella legge e anche nella pratica, nonché delle persistenti disuguaglianze tra uomini e donne.
Questo tipo di violenza ha un impatto e ostacola il progresso in molti settori, tra cui l’eliminazione della povertà, la lotta all’Hiv, la pace e la sicurezza. Tuttavia, questo tipo di prevaricazione non è inevitabile, ma la prevenzione è possibile e doverosa. Dal 1981, gli attivisti dei diritti delle donne hanno segnato il 25 novembre come un giorno contro la violenza in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal, attiviste politiche nella Repubblica Dominicana, per ordine del sovrano domenicano Rafael Trujillo (1930-1961).
L’obiettivo dell’evento albese è quello di raggiungere più donne possibile e portare loro un messaggio di speranza, che incentivi la fiducia nelle denunce degli abusi subiti.
Lo slogan scelto è “Alba: stop alla violenza: Non sei sola-rompi il silenzio chiama il 1522”. Ogni cittadino avrà perciò la possibilità di eleggersi a “testimonial” di questa iniziativa in ambito locale e potrà esprimere il proprio personale supporto alle donne vittime di violenza e incentivarle ad uscire dal silenzio.
È inoltre in fase di realizzazione un progetto educativo rivolto agli studenti degli Istituti superiori di secondo grado della città per sensibilizzare, portare a conoscenza e approfondire il tema della violenza di genere, attraverso il confronto, lo scambio di idee e testimonianze, anche di donne vittime di abuso.
Tra le figure coinvolte vi sarà l’onorevole Lucia Annibali, deputata, Cavaliere al merito della Repubblica italiana e autrice del libro (da cui è stato tratto un film) intitolato: “Io ci sono, la mia storia di non amore” in cui racconta la propria esperienza di vittima di stalking e di tentato omicidio.
Un messaggio per incentivare la denuncia
Le attività della Consulta per le pari opportunità del Comune di Alba nella “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”