Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato di Cuneo (Squadra Mobile – II Sezione – Reati contro la persona, in danno di minori e reati sessuali), al termine di un’intensa attività investigativa, ha eseguito un’ordinanza di applicazione di una misura cautelare personale, emessa dal GIP del Tribunale cuneese nei confronti di un cinquantenne cittadino italiano, residente in provincia di Cuneo, indagato per il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi (art. 572 c.p.).
L’indagine nasce dalla denuncia, raccolta dalla Squadra Mobile, in cui la moglie dell’indagato, dopo anni di maltrattamenti e vessazioni, ha trovato il coraggio di rivolgersi alle Istituzioni per raccontare le proprie vicissitudini.
La donna, sposata da più di venti anni, ha raccontato ai poliziotti di aver subito svariati episodi di violenza fisica e verbale, causati da futili motivi, da parte del marito che non perdeva occasione per insultarla, minacciarla e, alcune volte, picchiarla.
Anche le figlie subivano maltrattamenti e violenze psicologiche.
Stanca della drammatica situazione, la donna, insieme alla figlia minorenne, ha trovato rifugio in un luogo sicuro e ha denunciato quanto subito.
Gli investigatori della Polizia di Stato, coordinati dalla Procura della Repubblica di Cuneo, P.M. dr.ssa Carla Longo, hanno messo in atto i dovuti accertamenti per riscontrare le dichiarazioni della donna e hanno ascoltato anche le due figlie, una delle quali, minorenne, è stata sentita in modalità protetta, con l’ausilio di un’esperta in psicologia.
Gli elementi raccolti hanno consentitoo al P.M. di richiedere e ottenere dal GIP l’emissione, nei confronti del marito, della misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza e del divieto di avvicinamento e comunicazione verso le parti offese (moglie e figlie).