E’ sotto gli occhi di tutti il gravissimo danno causato dal nuovo regime di lockdown stabilito dal Governo: le regole fissate stanno generando scompensi economici e danni commerciali difficili da risolvere in breve tempo, specialmente per le piccolissime imprese artigiane e commerciali.
“Le chiusure sono una certezza, il decreto RistoriBis pure, ma sull’erogazione effettivi dei contributi per le imprese che hanno dovuto sospendere l’attività con l’entrata in vigore del DPCM ancora oggi si sa poco. – commenta Mauro Carlevaris Presidente di Cna Cuneo – Per quanto sia stata apprezzata la scelta di consentire ai parrucchieri di proseguire l’attività nelle zone rosse, critiche fortissime le rivolgiamo al legislatore per aver negato l’opportunità di lavorare ai servizi estetici che da sempre non rappresentano in alcun modo fonte di contagio. Cna – continua Carlevaris – negli ultimi tempi ha sollecitato l’ampliamento della platea di beneficiari, a partire dalla incomprensibile esclusione degli artigiani della ristorazione come pizzerie a taglio, rosticcerie e gastronomie. L’impegno profuso dall’Associazione per ridurre, se non eliminare, tale discrasie sta portando frutti: dal chiarimento circa la possibilità di spostarsi fuori comune per i servizi necessari, ad esempio dai gommisti in prospettiva dei rigori invernali, e alla temporanea sospensione del blocco della circolazione dei veicoli inquinanti e così via.”
Un altro grido di allarme lo diffonde l’Associazione Autonoma Panificatori di Cuneo, in partnership con Cna Cuneo, in merito all’obbligo di POS ed alla prossima attivazione della Lotteria legata agli scontrini fiscali. “Siamo consapevoli del difficilissimo periodo che tutti stiamo attraversando a causa del coronavirus e dei conseguenti impegni che ne derivano – dichiara Piero Rigucci presidente dei Panificatori cuneesi – ma riteniamo che sia necessario un confronto immediato su alcuni temi fiscali che, in questo difficile periodo, coinvolgono le imprese assillate continuativamente da nuove spese e nuovi adempimenti. Un esempio denunciato a più riprese riguarda la gestione del POS che, per essere sostenibile, non dovrebbe comportare spese per le aziende con fatturato inferiore a centomila Euro e vederne l’applicazione per importi almeno superiori a venti Euro. Sul tema collegato alla “Lotteria” legata agli scontrini fiscali, poi – continua Rigucci – sono evidenti fin d’ora le difficoltà gestionali che subiranno le imprese che, nelle ore di punta, dovranno ritardare il servizio se, a fronte di un acquisto di pochi panini o brioche, i clienti chiedessero di fare acquisti differenziati per ottenere più possibilità di vincita. Anche in questo caso sarebbe utile, vincolare al gioco solo gli scontrini superiori a 25-30 Euro.”
Cna Cuneo e Associazione Panificatori di Cuneo continueranno a rappresentare le imprese
associate sui temi concreti, portando avanti la loro collaborazione a tutela dell’economia del
territorio provinciale.
c.s.