Oltre a Spreitembach, Weil der Stadt, San Sosti e Corral de Bustos – senza dimenticare le città di Gualdo Tadino, Badalucco, Saint Pons e la contea cinese di Yongchang, con cui abbiamo siglato un patto di amicizia – presto Bra avrà un’altra città gemella: stiamo parlando di Betlemme. Il via libera ufficiale al nuovo legame è arrivato nel corso del Consiglio comunale di ieri, quando l’assemblea ha accolto in modo unanime la proposta di deliberazione in merito, segnando un felice epilogo a un progetto nato circa un anno fa durante un incontro della Scuola di Pace.
Il 29 novembre del 2019, ha riepilogato la consigliera Marina Isu, che con l’ex componente del Consiglio comunale Lino Ferrero si è occupato della vicenda, Bra ospitò una delegazione proveniente dalla città palestinese venuta a presentare un progetto relativo alla coltivazione della vite. Proprio a Betlemme i Salesiani, ordine religioso profondamente radicato sotto la Zizzola e mediatore in questo progetto di gemellaggio, hanno aperto in un convento fondato nel 1885 l’azienda viti-vinicola Cremisan, nella quale lavorano fianco a fianco cristiani e musulmani. Da questo incontro è nato un progetto di cooperazione portato avanti da alcune realtà produttive braidesi in campo enogastronomico, preludio a un più profondo rapporto di amicizia tra le due due città che si vuole concepire come strumento attivo per avvicinare i popoli.
Un bando per affidare il Palazzetto dello sport
Il prossimo febbraio scadrà la convenzione con cui il Comune di Bra ha affidato in gestione all’Associazione Polisportiva Palasport Bra l’impianto comunale di viale Risorgimento. In questi anni il quadro normativo ha subito una trasformazione tale da rendere improponibile la prosecuzione del servizio di gestione dell’impianto sportivo con le stesse modalità. In sostanza, l’Amministrazione braidese dovrà indire un bando per individuare il nuovo gestore del Palazzetto.
Nel frattempo si è proceduto all’effettuazione di una relazione tecnica in base alla quale è stato certificato che si tratta di un servizio pubblico a rilevanza economica. Inoltre, nel corso dell’ultima seduta il Consiglio comunale ha provveduto ad approvare le linee di indirizzo che verranno seguite nella stesura del bando.
In particolare, l’Amministrazione si propone di favorire l’accesso dei cittadini braidesi alle pratiche sportive, nonché l’utilizzo delle strutture dell’impianto sportivo a favore da parte delle associazioni sportive locali; vengono poi previste agevolazioni tariffarie a favore dei cittadini residenti e attività sportive inclusive a favore delle fasce più fragili della popolazione.
Quanto ai costi di funzionamento, questi saranno a carico del gestore dell’impianto, mentre al Comune spetterà l’onere di fornire un contributo funzionale al mantenimento dell’equilibrio economico-finanziario comunque non superiore al 49% dell’investimento complessivo.
Anche questa delibera è stata approvata all’unanimità. Diverse interrogazioni in discussione
In apertura di seduta il Consiglio comunale ha discusso diverse interrogazioni presentate dalla minoranza. Tra queste, il testo con cui i consiglieri Sergio Panero, Davide Tripodi, Marco Ellena, Giuliana Mossino e Luca Cravero chiedevano i piani futuri dell’Amministrazione per il plesso scolastico di via Barbacana.
“Il Piano regolatore vigente”, ha spiegato l’assessore Luciano Messa, “prevede una destinazione d’uso differita per l’area una volta che la scuola verrà trasferita, residenziale e commerciale al piano terreno. L’edificio potrebbe essere alienato”.
Particolarmente discussa l’interrogazione a firma del consigliere Annalisa Genta con cui si invitava la Giunta a non procedere all’acquisto dell’area dell’ex scalo merci ferroviario e a fare pressione affinché Rete Ferroviaria Italiana provveda a ripristinarne la funzione originale.
“Anche se oggi la priorità sul fronte dell’edilizia scolastica è la realizzazione di un nuovo plesso per l’istituto Guala da realizzare in piazza Arpino, operazione che permetterebbe di spostare la scuola media Piumatti nella struttura di piazza Roma, l’acquisto dell’area rimane comunque una priorità in quanto si tratta di una zona centrale che richiede una riqualificazione urbana”, ha replicato il sindaco Gianni Fogliato, che ha aggiunto: “Rfi ha inoltre dichiarato che l’impianto non ha più da tempo i requisiti richiesti per la sua funzione originaria e pertanto il ripristino dello scalo merci non è pensabile. Inoltre, un’eventuale riapertura dello scalo merci comporterebbe un notevole aumento del traffico pesante nel centro cittadino”.
(rb)