«Quello che conta non è tanto l’idea, ma la capacità di crederci». In queste parole, scritte dal poeta statunitense Ezra Pound, c’è un po’ tutta la vita professionale di Angelo Abrigo. Sì, perché, oltre all’intuizione, l’imprenditore albese ha avuto il pregio di saper coltivare quel suo “colpo di genio”, difendendolo dalle “intemperie” che via via si sono presentate, fino a farlo sbocciare, alla stregua del contadino che si prende cura delle sue viti fino a vederle splendere e regalare meravigliosi grappoli. Dobbiamo purtroppo parlarne al passato, perché mercoledì 25 novembre Angelo Abrigo se ne è andato, colpito, all’età di 72 anni, da un malore improvviso che gli ha portato via la vita, ironia della sorte, proprio mentre si trovava al lavoro. Quel lavoro che ha tanto amato, dopo averlo creato, nel senso letterale del termine, con le proprie mani e averlo fatto crescere, con benefici per un territorio intero.
Stiamo parlando della Abrigo Spa, realtà imprenditoriale di eccellenza nel settore dell’automazione robotizzata di “packaging” e taglio a ultrasuoni per l’industria alimentare e non. Oggi è conosciuta (e apprezzata) ben oltre i confini regionali e nazionali e dà lavoro a oltre settanta persone, ma la sua storia ha radici fortemente locali. Angelo Abrigo infatti l’ha fondata nel 1979, pensandola inizialmente come piccola officina meccanica. Un’officina che nel tempo è cresciuta esponenzialmente fino ad assumere i tratti, appunto, di un marchio affermato su scala mondiale. Questo grazie alla determinazione e alla convinzione del signor Abrigo, che ha sempre potuto contare sul supporto della moglie Maria Pia e del figlio Stefano con Daniela. L’attività imprenditoriale portata avanti nello stabilimento produttivo di frazione Ricca, a Diano d’Alba, ha da un lato determinato ricadute positive a livello territoriale, favorendo l’occupazione e sostenendo in maniera importante l’economia locale, e dall’altro ha accompagnato lo sviluppo sostenibile dell’azienda, che è cresciuta tanto da aprirsi ai mercati esteri e a inaugurare filiali internazionali, come quelle aperte in Canada, Cina, India e negli Usa. Risultati di prestigio che furono al centro dei festeggiamenti promossi nel 2019 per celebrare i 40 anni di fondazione della società con sede in via Alba-Cortemilia. Fu una festa piena di calore umano, emozioni e genuinità, nello stile di Angelo, che non ha mai badato al successo ma soltanto a “oliare” quella splendida macchina che aveva inventato e di cui andava profondamente orgoglioso, anche perché, nonostante quel successo internazionale, aveva mantenuto cuore e radici tra le colline di Diano che amava tanto.
L’Albese piange Angelo Abrigo
Imprenditoria in lutto