Fresco di stampa, fa il suo debutto nelle librerie il romanzo di Beppe Mariano (foto sopra, a destra) dal titolo “Tempo di maschere e di travestimenti” (sopra, la copertina), edito a Genova da De Ferrari. Il poeta saviglianese ha scritto un romanzo ambientato nella prima parte a Savigliano del 1622 e nel 1630 nella seconda, in cui si racconta la vicenda dei pittori Antonio Molineri e Giovanni Claret, della loro bottega, al tempo di Carlo Emanuele I. Come scrive Rosa Elisa Giangoia nell’introduzione, si tratta di un «racconto avvincente che procede per accenni che destano curiosità e sanno stabilire un patto con il lettore e che solo al momento opportuno troveranno spiegazione. Ad unificare tutte le vicende è il travestimento quale metafora della difficoltà che ogni persona incontra a essere se stessa nella vita».
«Mariano ha colto perfettamente il punto di arduo equilibrio», aggiunge il compianto Giorgio Barberi Squarotti nella postfazione «fra linguaggio e forza d’invenzione fantastica nel ricreare personaggi e vicende della Savigliano barocca, che ha come punti di riferimento i pittori Antonio Molineri e Giovanni Claret, i massimi rappresentanti dell’arte barocca nella prima metà del Seicento, e l’autore di una favola pastorale, Marcantonio Gorena».