Innovare in campo alimentare con rivoluzionarie tecnologie

La WBL systems srl è una startup innovativa che si presenta sulla scena produttiva con macchinari eno-alimentari a tecnologia brevettata che si basano su concetti rivoluzionari e inediti al mercato attuale.
L’esperienza maturata nelle lavorazioni meccaniche, unita al desiderio di apportare innovazione nel settore, ha creato questa realtà dinamica e con grandi aspettative che vede coinvolte professionalità giovani, ma altamente specializzate. Si tratta della famiglia Ra­vera che con il supporto di Giovanni Tavella hanno concretizzato un sogno, ma soprattutto colmato un’esigenza di mercato. I macchinari WBL nascono quindi con l’obiettivo di portare una ventata di freschezza e innovazione a questo settore fondamentale nel contesto italiano e non solo, tuttavia ancora troppo ancorato ai soli sistemi tradizionali.
Grazie infatti ad un team di professionisti specializzati in differenti li­velli del sistema produttivo questi giovani imprenditori hanno dato vita ad un’azienda strutturata e mo­derna, capace di produrre macchinari di tecnologia superiore.
L’adozione di avanzati modelli gestionali nello svolgimento delle funzioni operative rende WBL systems (via Langhe 13, Che­rasco, tel. 0172-499087; sito www.wblsystems.com) un mo­dello virtuoso di riferimento nella gestione di una moderna azienda manifatturiera. Questa metodologia di lavoro ha permesso di perfezionare la catena produttiva e di ottimizzare i costi di conduzione per ottenere, come risultato finale, macchinari di elevata qualità a prezzi di mercato competitivi.
Recentemente, Simone e Gio­van­ni è stata presentata una nuova tecnologia, sintesi di grande avanguardia e anticipazione di crescenti esigenze. Di cosa si tratta?
«È la somma di due tecnologie. La prima è una lavatrice/asciugatrice esterna a giostra unica com­binata, un’apparecchiatura che apre la strada a nuovi concetti di lavaggio. Questa è infatti la prima macchina al mondo a racchiudere in un’unica giostra le fasi di lavaggio ed asciugatura con conseguente drastica riduzione di spazi occupati. Con questa nuova generazione di macchine non parliamo più di dispositivi “passivi” ma “attivi”; la serie LAB-X infatti, grazie al suo sistema brevettato a 3 assi “active surround” a tecnologia tattile è il primo robot, dedicato allo sco­po, a riconoscimento di forma sul mercato. I vantaggi sono sintetizzabili in sette qualità che sono anche il segno distintivo di questa evoluzione: dimensioni ridotte, tecnologia active surround, sistema di lavaggio a tre assi, lavaggio green, ciclo totalmente autolubrificante, compensazione au­tomatica delle spazzole e asciugatura universale. Particolamente apprezzato è il ciclo di lavoro suddiviso in tre fasi: dosaggio acqua, lavaggio e asciugatura. In pratica, la bottiglia entra nella stazione di lavaggio e viene portata in rotazione attorno al proprio asse da un piattello rotante motorizzato. Istantaneamente si apre una valvola meccanica che eroga l’acqua direttamente sulla bottiglia. Contemporaneamente la tripla spazzola si avvicina alla bottiglia fino a premere contro la sua superficie esterna adattandosi esattamente alla sua forma ed inizia la sua oscillazione rapida verticale. Si verifica in tal modo un triplice effetto di lavaggio: rotazione ad alta velocità (le spazzole sfregano più volte contro la bottiglia), pressione sulla bottiglia assicurando la penetrazione delle setole e sfregamento oscillatorio verticale (raschia via lo sporco e fa sgrondare l’acqua sul posto). Una volta che la bottiglia è stata perfettamente lavata la valvola meccanica chiude l’erogazione di acqua e la tripla spazzola si ritrae lontano dalla bottiglia nella sua posizione di riposo. Inizia così l’asciugatura. Un getto di aria calda esce ad alta velocità da una coppia di distributori perimetrali andando ad impattare la bottiglia in rotazione rapida in modo da ottenere l’azione combinata, meccanica di spin­ta dell’acqua verso il basso e di evaporazione dell’umidità residua. La bottiglia esce dal ciclo perfettamente lavata ed asciugata».
C’è poi la seconda parte della tecnologia, vero?
«Esatto. Si tratta del climatizzatore radiante ad accumulo dinamico, senza dubbio una rivoluzione rispetto alla tecnologia tradizionale, per l’eliminazione della condensa che si crea con il riempimento a freddo. Con questo dispositivo viene annullato totalmente l’utilizzo di acqua di processo pertanto il sistema risulta perfettamente pulito e privo di contaminazioni. Il climatizzatore radiante rappresenta il passo evolutivo successivo per questa tipologia di macchine in quanto, oltre alla rivoluzionaria innovazione rappresentata dal processo di condizionamento della bottiglia, la fase di immissione di questa all’interno della macchina avviene in maniera intelligente e selettiva. L’ap­parecchiatura dispone di dispositivo “no water” che “regala” la bottiglia sempre asciutta e la macchina sempre pulita, evitando la formazione di calcare, alghe e batteri; dimensioni sensibilmente ridotte e tecnologia catalica avanzata, ossia il sistema ha un’efficienza del 98,5% in quanto tutta l’energia viene trasformata senza dispersioni. Inoltre il trattamento stazionario con di­spositivo di lavorazione del prodotto da fermo è una rivoluzione così come il dispositivo Fifo (first in first out) che garantisce la tracciabilità per lotti ed il tempo di permanenza durante il processo. Conclude i vantaggi del sistema il riempimento contac­t­less, metodo di smistamento delle bottiglie “a passo”, cioè senza contatto tra le bottiglie. In questo caso il rumore relativo è annullato e non esiste più il cambio formato. È un sistema di accumulo dinamico e con un climatizzatore radiante con il quale viene totalmente annullato l’utilizzo di acqua di processo, il sistema è perfettamente pulito e privo di contaminazioni».
Wine, Beer e Liquid Systems è l’acronimo del nome di questa giovane azienda che con entusiamo e specializzazione diventerà presto leader del mercato, grazie ad una progettazione attenta alla massima personalizzazione!