Cinquantanove anni, di origini siciliane (è nata a Palermo) ma trapiantata a Genova da anni, Fabrizia Triolo arriva da Biella, dove ha ricoperto per la prima volta nella sua carriera il ruolo di Prefetto. Laureata in Giurisprudenza, dopo gli inizi come segretario comunale nel Pavese, è stata vice capo di gabinetto nella Prefettura di Pavia, poi a Brescia e Genova. Nel capoluogo ligure ha partecipato anche all’organizzazione degli eventi legati al G8 nel 2001. Sempre a Genova, è stata successivamente capo di gabinetto, incarico che ha poi ricoperto anche ad Alessandria, Brescia e Savona. Nel novembre 2019 è stata nominata prefetto di Biella. Un’esperienza durata appena un anno, prima della chiamata a Cuneo, dove il 3 novembre si è insediata nel ruolo che è stato per 7 anni di Giovanni Russo, andato in pensione. «Lui mi ha parlato molto bene di Cuneo e della Granda», spiega il nuovo Prefetto. «Tutte indicazioni confermate dal primo impatto avuto con questa nuova realtà. Che tappa rappresenta questo incarico per me? Una bella tappa, senza alcun dubbio. Una crescita. Io ero a Biella da circa un anno e mi trovavo bene. Il trasferimento a Cuneo è stato un po’ una sorpresa, ma l’ho accolto con molta gioia, anche perché significa un avanzamento professionale che dipende dalla caratura del capoluogo e della provincia. I problemi da affrontare sono gli stessi, ma qui sono un po’ più “robusti” e grandi, perché commisurati a una realtà più ampia. Devo dire che ho trovato una Prefettura molto ben strutturata, con dirigenti di lungo corso, profondi conoscitori di questo territorio, che mi accompagnano nel mio percorso. Con loro ho instaurato fin da subito un ottimo rapporto basato sulla fiducia. Cuneo per me è una tappa importante, un’esperienza nella quale spero di non far mancare il mio contributo, accompagnando le persone in questa fase non facile, rispondendo alle loro esigenze e facendo percepire che sono dalla parte loro, dalla parte della comunità».