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«Più sostenibilità più comunità più competenze»

La Fondazione Crc delibera il Piano 2021-2024 che prevede erogazioni per almeno 80 milioni

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“Più sostenibi­li­tà, più co­mu­nità, più competenze”: queste le tre sfide attorno a cui si svilupperà l’attività della Fondazione Crc nel prossimo quadriennio, con una dotazione erogativa prevista di almeno 80 milioni di euro. Nei giorni scorsi, il Con­siglio generale ha deliberato il Pia­no pluriennale 2021-2024, documento di programma che, ai sensi dello statuto, definisce le sfide prioritarie, gli obiettivi generali, le priorità degli interventi per l’azione futura della Fonda­zione e individua i settori di intervento ai quali destinare le risorse disponibili. A partire da tale attività, ogni anno il Consiglio di amministrazione della Fondazione elabora quello che viene definito come Pro­gramma operativo.

Il documento è frutto di un percorso condotto dal Consiglio generale, insediatosi ad aprile 2020, con l’obiettivo di identificare le priorità strategiche per la Fondazione per i prossimi anni. A partire dall’analisi dell’attività svolta in questi anni dalla Fondazione, si è riflettuto sul ruolo e sulle modalità d’intervento delle fondazioni di origine bancaria, anche alla luce della pandemia in corso e degli obiettivi di sviluppo so­stenibile inseriti nell’Agenda Onu 2030.

Si è analizzato il contesto provinciale, attraverso le ricerche realizzate e gli incontri con “stakeholder”, e infine si sono approfonditi alcuni temi di particolare im­portanza attraverso il coinvolgimento di esperti di livello nazionale. In particolare, a partire dall’analisi di posizionamento del contesto provinciale (elaborato da Arpa e Ires Pie­monte nel giugno del 2020), arricchita con ulteriori indicatori significativi rispetto agli ambiti di intervento della Fon­dazione (Centro studi e innovazione), sono stati evidenziati i principali punti di forza e di criticità, al fine di offrire un quadro di riferimento su cui lavorare nei pros­simi anni per promuovere il cambiamento sistemico verso le grandi sfide individuate. Ov­via­mente, i primi dati relativi al 2020 e alle tendenze in corso evidenziano, in un contesto mondiale e nazionale piegato dal perdurare dell’emergenza sanitaria Co­vid-19 e delle relative misure di contenimento, consistenti se­gna­li di sofferenza anche per il territorio provinciale (sul piano economico e sanitario, ma an­che relazionale, sociale, culturale, educativo) che sono già stati presi in considerazione per la scelta delle priorità di intervento e che dovranno es­sere monitorati con at­tenzione per ag­­giornare l’ana­lisi del contesto e l’azione futura.

Da queste premesse, sono e­mer­­se le tre sfide i­den­tificate dal Con­siglio generale per i prossimi quattro anni, che coinvolgono alcuni degli Sdgs (Obiettivi di sviluppo sostenibile del­l’A­gen­da Onu 2030) e che vengono declinate in quattro temi prioritari: “più so­ste­ni­bi­lità”, per uno sviluppo “gre­en” (nuovi modelli di svilup­po; patrimonio territoriale; rigenerazione; educazione ambientale); “più comunità”, per il be­nes­sere delle persone (cittadinanza e partecipazione; benessere e cura; cultura; inclusione); “più competenze”, per l’innovazione e il fu­­turo (digitale; for­mazio­ne permanente; ta­len­ti; ecosistema del­l’in­no­va­zio­ne). Il Piano pluriennale 2021-2024 supera la visione per settori, perché la portata delle sfide da affrontare richiede risposte in più ambiti. Per questo, per ognuno dei temi prioritari, il documento dettaglia i settori coinvolti (tra i sei su cui la Fondazione è attiva) e gli obiettivi che la Fondazione si pone, esplicitati da alcune parole chiave che tracciano le future piste di attività.

Due sono poi le priorità trasversali che intersecano tutte e tre le sfide: giovani e nuove strade. L’attenzione alle giovani generazioni e l’impegno a individuare percorsi innovativi di sviluppo so­cia­le ed economico in uscita dalla cri­si della pandemia saranno assi strategici presenti in tutti gli interventi .
Per mettere in atto questa articolata strategia, la Fondazione stima di poter destinare 80 milioni di euro all’attività progettuale ed erogativa per le quattro annualità: un obiettivo che si intende centrare attraverso un’ampia diversificazione degli investimenti, l’integrazione dei criteri Esg (“En­viron­mental, social, go­ver­­nance”) nella scelta degli investimenti e l’attenzione al Fondo di stabilizzazione delle erogazioni.

Novità significativa del Piano è costituita dai variegati strumenti che la Fondazione intende adottare nel suo intervento a fianco della comunità provinciale: non solo contributi e progetti, ma costruzione di alleanze con gli enti del territorio per risposte strategiche ed efficaci, attrazione di donazioni e risorse di terzi, a partire dai Fondi europei, investimenti patrimoniali a impatto positivo sul territorio, analisi e visioni di futuro messe a disposizione di tutte le istituzioni pubbliche e private, formazione a tutti i livelli.
Massima attenzione sarà infine posta all’impatto territoriale delle proprie azioni, adottando una strategia di interventi e di monitoraggio particolarmente attenta alle ricadute sui singoli ambiti territoriali.
Il Piano pluriennale 2021-2024 è disponibile per la consultazione sul sito Internet www.fondazionecrc.it.

BaNNER
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