Domenica 27 gennaio, dichiarato V-day dall’Unione Europea, arriveranno in Piemonte le prime 910 dosi del vaccino anti-covid della Pfizer/Biontech. Saranno recapitate all’ospedale “Amedeo di Savoia” dalle Forze Armate, incaricate del trasporto dall’IRCCS “Lazzaro Spallanzani” di Roma, eletto a punto nazionale di concentrazione.
Il prodotto sarà distribuito in Cryo-box, borsa che consente di mantenere una temperatura di 2-8°. Insieme al vaccino, è prevista anche la consegna dei materiali per la somministrazione (siringhe, aghi, diluenti).
Il personale dell’ospedale “Amedeo di Savoia”, punto di concentrazione della Regione Piemonte, entro le ore 9, provvederà alla suddivisione delle quantità assegnate ai 10 punti individuati come quelli da cui partirà “simbolicamente” la campagna vaccinale, dove le fiale verranno consegnate dalla Protezione civile regionale: l’”Amedeo di Savoia” stesso (210 dosi), S. Giovanni Bosco (80), “Città della Salute” (80) e Mauriziano di Torino (80), “Croce e Carle” di Cuneo (80), “Maggiore della Carità” di Novara (80) e “SS. Antonio, Biagio e Cesare Arrigo” (80) di Alessandria, la Casa di riposo “Città di Asti” (70), l’Apsp “Istituto Gaudenzio De Pagave” (70) di Novara, “La Residenza” di Rodello, in provincia di Cuneo (70).
Subito dopo averle ricevute, i dieci centri dovranno provvedere immediatamente all’inoculazione, che vedrà impegnati circa 130 operatori, tra medici, infermieri, oss e personale amministrativo.
“Giornata simbolica- afferma il Commissario per il Piano vaccinale covid-19, Antonio Rinaudo –che consente di testare la macchina organizzativa che è stata predisposta e che sarà operativa a partire della settimana del 28 dicembre, composta da medici, infermieri, oss e personale amministrativo e della Protezione civile regionale. Il lavoro di questo personale interagirà con le infrastrutture informatiche regionali e nazionali, per consentire il continuo monitoraggio della situazione. In questa giornata saranno vaccinati solamente i soggetti inclusi nella prima fase della campagna vaccinale: medici, infermieri e personale amministrativo operanti nei presìdi ospedalieri e nelle Rsa e nelle Ra dove risiedono i soggetti che per la loro fragilità necessitano di essere sottoposti al più presto al trattamento vaccinale. Ciò ci consente di affermare che il protocollo sarà rigidamente applicato e non vi saranno soggetti privilegiati non rientranti in quelle categorie.”
«Il numero di dosi che ci verrà inviata per il V-Day – aggiunge il Commissario generale dell’Unità di crisi, Vincenzo Coccolo – è una percentuale, identica per tutte le Regioni, del quantitativo totale che aspettiamo per la prima distribuzione ordinaria. Il 27 dicembre rappresenta un avvio simbolico, la dimostrazione che finalmente si inizia a vaccinare le persone, e in particolare i sanitari e i soggetti più fragili, come gli ospiti delle Rsa, contro il virus. Ma per noi è anche un banco di prova per testare la complessa organizzazione che ci siamo dati per arrivare a immunizzare tutta la popolazione piemontese».
«Salutiamo questo momento, manifestando riconoscenza a tutti coloro che lo hanno reso possibile – conclude l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – Siamo ad una svolta decisiva nella lotta contro il covid-19 e tutto è pronto perché il vaccino possa essere utilizzato ovunque in Piemonte. La guerra non è finita, ci vorrà ancora un po’ di tempo, ma da ora in avanti disponiamo di un’arma strategica e di assoluta importanza per respingere il contagio».
c.s.