Pari e patta tra Cuneo e Pinerolo nella ventitreesima giornata di Serie D, ma i rimpianti maggiori sono in casa biancorossa, con gli uomini di Iacolino che hanno controllato il gioco, anche grazie alla superiorità numerica per tutta la ripresa, senza però riuscire a colpire.
Chiara la lettura del tecnico di Agrigento a fine partita: “Ci abbiamo provato in tutti i modi, contro una squadra che ha provato solo a difendersi. Abbiamo giocato 90’ ad una porta sola ma ci è mancata ancora una volta la precisione, soprattutto nei cross dal fondo. Senza lucidità negli ultimi 25-30 metri è difficile trovare la vittoria. La squadra ha lottato e corso su un campo infame, con rimbalzi pessimi, ci ha provato, ma non ha trovato il gol. Passo indietro? No, ho visto in campo una squadra sola. Nel secondo tempo ci è stato negato, inoltre, un rigore clamoroso, oltre alla traversa colpita da Diaz nella prima frazione, che probabilmente era gol. Purtroppo è andata così, ma queste prestazioni in casa ultimamente ci stanno capitando troppo spesso. Ho visto il Pinerolo entrare in area tre volte in una partita, ma questo non vuol dire niente: quando non sei cattivo in un’area affollatissima come la loro nel finale, non puoi che riconoscere i tuoi errori”.
Diversa la lettura del match di mister Fabio Nisticò, tecnico del Pinerolo: “Nel primo tempo siamo stati propositivi, provando a fare male al Cuneo, senza dimostrare inferiorità nei confronti degli avversari. Venivamo dalla sconfitta di Busto Arsizio che ci brucia ancora: questo campionato è equilibratissimo, quindi ogni partita ha una storia a sé, in cui si possono fare e perdere punti con la stessa facilità. Oggi, ad esempio, la distanza in classifica tra le due squadre non si è vista. Avevamo preparato la partita in un certo modo, poi l’episodio di Noia ci ha costretto a giocare diversamente, pur rendendoci pericolosi in tre-quattro occasioni. L’arbitraggio? Non sarebbe da commentare: avete visto tutti il rosso a Noia, un’espulsione che non si può dare sui campi di calcio. Per quanto riguarda la nostra classifica, ritengo che essa rappresenti sempre quello che uno ha dimostrato sul campo. Siamo questi, fin qui spesso gli episodi ci hanno voltato le spalle, ma noi speriamo di invertire la tendenza nelle ultime undici partite”.
Infine, a parlare è Andrea Rosso: “Effettivamente abbiamo peccato di imprecisione negli ultimi metri – sottolinea il centrocampista – ma bisogna innanzitutto riscontrare la crescita che questo gruppo ha fatto da inizio stagione. Oggi siamo molto più convinti delle nostre potenzialità, facciamo la partita e siamo molto solidi. Ci è mancato qualcosa davanti, ma le colpe vanno divise con tutto il gruppo: ci manca ancora un pizzico di senso di responsabilità che ci consentirebbe di fare il salto definitivo. Dobbiamo imparare a capire che ogni singola giocata, fatta da ognuno di noi, può essere decisiva, pur nella sua semplicità, perché può consentire alla squadra di ottenere l’obiettivo del gol e poi della vittoria. Siamo arrabbiati oggi, è innegabile, ma siamo anche carichi e pronti a dare il massimo tra sette giorni a Legnano. In casa ci è recentemente mancato il guizzo decisivo, ma siamo certi che, con il sostegno sempre più caloroso dei nostri tifosi, potremo tornare ad ottenere vittorie importanti anche al “Paschiero”. Siamo primi, il campionato è ancora lungo”.
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