Ma che musica, maestro… se in classe si suona la tastiera!

Nella scuola media di Robilante il flauto (vietato per via del Covid) è stato sostituito dalla pianola

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«Basta flauti, ora le tastiere!». Slogan pubblicitario per un noto negozio di strumenti musicali? Assolutamente no: è quello che succede nelle scuole secondarie dell’Istituto Comprensivo di Robilante, dove la dirigente Renata Varrone ha approvato con entusiasmo l’idea avuta dai professori Federico Galvagno ed Emanuele Utzeri. «Tutto nasce dalla normativa Covid-19 che prevede tra le misure di contenimento per l’emergenza epidemiologica l’impossibilità di utilizzare i flauti dolci nelle attività pratiche di musica; non sarebbe stato possibile mantenere un’adeguata distanza interpersonale in classe e lavorare all’aperto sarebbe stato troppo vincolato dalle condizioni ambientali e così dovevamo trovare un’alternativa», afferma lo stesso Galvagno. I due professori, quindi, si sono confrontati tra loro e hanno optato per l’uso delle tastiere da due ottave, vuoi per le dimensioni ridotte e vuoi per le maggiori opportunità che offrono a livello didattico rispetto al flauto, essendo uno strumento polifonico; l’idea dello strumento c’era, mancava l’approvazione della Dirigente e del Consiglio d’Istituto. «Anche il Consiglio si è dimostrato favorevole, perché questo cambio di strumento porta maggiori stimoli agli alunni; la pianola è uno strumento più versatile e credo che spinga maggiormente i ragazzi a “fare musica” in modo più attivo e creativo. Ringrazio davvero a nome di tutti i professori che si sono accollati l’onere di fare un balzo così importante, ma questo è un grande cambiamento scolastico», ha sottolineato il vicepresidente del Consiglio, Manuel Risso. È così che il cambiamento è avvenuto e da alcune settimane tutti i ragazzi delle scuole secondarie di Robilante hanno la loro tastiera personale in comodato d’uso, strumento che verrà restituito all’istituto scolastico alla fine del percorso didattico.
«Si tratta di un progetto innovativo e inclusivo, che guarda al futuro perché dà la possibilità a tutti di approfondire la musica come linguaggio espressivo, pur non avendo nel nostro istituto l’indirizzo musicale; ringrazio i professori per il loro impegno e il Consiglio d’Istituto per averci dato l’approvazione», osserva la dirigente scolastica Varrone. Ora, nelle vallate che circondano la scuola di Robilante, risuonano 230 tastiere, per un concerto a distanza davvero unico nel suo genere.