Nuova tecnica al “Santa Croce”

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Si chiama “shock wa­ves” ed è la tecnica ap­plicata per la prima volta a Cuneo, nel reparto di cardiologia del­l’O­spe­da­le Santa Croce diretto da Roberta Rossini, per ri­muovere su un paziente settantenne colpito da infarto miocardico acu­to le calcificazioni che im­pe­di­vano un’ottima e­span­sio­ne dello “stent”. Il lavoro di équipe, con l’intervento dei cardiologi Giorgio Baralis e Mau­ro De Benedetto Fabrizi, ha permesso di ottimizzare un intervento di an­gioplastica salvavita e­se­guito in urgenza dal collega Sebastian Cinconze. Spiega Rossini: «A causa delle calcificazioni presenti, lo “stent” (una retina a forma di piccolo cilindro, ndr) in alcuni punti non si era espanso a sufficienza. A tre giorni dall’intervento si è quindi proceduto a ottimizzare il risultato con l’utilizzo di un’apparecchiatura che produce onde d’urto e frantuma le calcificazioni». Conclude il primario: «Ringrazio l’ufficio acquisti dell’Azienda e il direttore della farmacia Claudia Fruttero per aver reperito in tempi rapidi l’apparecchiatura a noleggio, così come, per il loro importante contributo, il direttore del dipartimento Alessandro Locatelli e la coordinatrice Marisa Gribaudo».
L’intervento, mininvasivo, è durato 40 minuti su paziente sveglio, che sarà dimesso nei prossimi giorni.