A Fossano una serata con il foniatra che cura la voce di Bono Vox degli U2 | Mercoledì 1° marzo il professor Diego Cossu sarà all’IIS Vallauri per l’incontro organizzato dal Centro Medico Romanisium e dalla Fondazione Fossano Musica

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Sarà il foniatra Diego Cossu, il ‘guru’ nazionale che si occupa della voce sotto tutti i suoi aspetti (parlata, cantata, recitata), il relatore e protagonista della serata di mercoledì 1° marzo, presso l’Aula Magna dell’IIS G.Vallauri di Fossano (via S.Michele, 68). Dalle 21 alle 23, il dottor Cossu, che cura la voce di tantissimi artisti, uno su tutti il mitico Bono Vox degli U2, aprirà l’appuntamento dal titolo “La nostra voce, conoscerla per non perderla!”, evento organizzato dal Centro Medico Romanisium di Fossano e dalla Fondazione Fossano Musica.

 

L’ingresso alla serata, dedicata a tutti coloro che a vario titolo usano la voce (cantanti, attori, politici, insegnanti, professori, sacerdoti, ecc.), è libero e gratuito. Per maggiori informazioni contattare il Centro Medico Romanisium ai numeri di telefono 0172/633647 – 327/5986689 e visitare la pagina facebook del Centro Medico.

“Perché conoscere la voce per non perderla? Perché è giusto sapere che in Italia una persona su quattro è disfonica, ossia ha problemi di voce – afferma il professor Diego Cossu, che annovera fra i suoi pazienti importanti personaggi nazionali ed internazionali dello spettacolo, della lirica, della musica leggera e della prosa, tra cui il frontman degli U2.

Questo vuol dire che è affetto da disfonia il 25% di coloro che usano la voce dal punto di vista professionale e non.

Non solo: tante volte questo 25% non è nemmeno cosciente di perderla e nel momento in cui si rende conto del problema è in difficoltà a reperire uno specialista, non essendo a conoscenza della figura medica del foniatra che studia e cura la voce umana e le sue disfunzioni”.

Secondo gli studi, tra le categorie più colpite dalla disfonia ci sono gli insegnanti, con una media del 30-35%, ma sono in crescita anche i bambini.

“La voce è uno dei caratteri fondamentali che contraddistinguono la persona – prosegue Cossu -, senza il quale non sarebbe possibile fare la cosa più semplice stando con gli altri: comunicare. Se la voce è brutta il messaggio non passa, se è insufficiente il messaggio non passa.

Essere disfonici non vuol dire avere problemi alle corde vocali: vuol dire far parte di quel 25% della popolazione che non hanno una funzione laringea ‘fortunata’. Se eventualmente perdessimo la voce, è giusto sapere che è possibile recuperarla grazie all’intervento di uno specialista, il foniatra appunto.

Questa serata vuole essere un seminario informativo con un taglio anche scientifico, ma vogliamo rivolgerci ai cittadini nel modo più semplice possibile consapevoli dei numerosi lati oscuri che accompagnano il messaggio vocale”.

 

Oltre al professor Cossu, durante la serata interverranno anche il foniatra Jacopo Colombini e la logopedista Fiammetta Fanari.

Nel corso dell’incontro saranno molti gli argomenti di discussione. Si parlerà di come si forma la voce e dei suoi tratti caratteristici (segmentali, sovrasegmentali, sociali, occupazionali); della sua anatomia e fisiologia, anche in rapporto alla deglutizione; ma anche della tecnologia avanzata per studiarla e dei vari motivi per cui la si perde, con quadri vari di patologia, dalla disfunzione all’organo.

Infine, si mostreranno le tecniche logopediche e fono chirurgiche utilizzate per recuperare e riabilitare una voce. Dopo gli interventi dei medici, sarà dato ampio spazio alle domande libere del pubblico in aula che potrà compilare un questionario di autovalutazione della propria voce. Prima dei saluti finali sarà regalato agli intervenuti il decalogo dell’igiene vocale con i ‘campanelli d’allarme’ per le patologie della voce.