Polo Universitario di Savigliano: un fiore all’occhiello del sistema universitario albese

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Investire in un’Università apre la città, da nuove idee e da possibilità di sviluppo ad una città, l’università è ciò che spinge una città ad andare avanti, potremmo riassumere così l’incontro tenutosi nella serata di ieri sera, giovedì 16 febbraio presso la Sala del Museo Soccorso di Savigliano.

 

Il gruppo “idee per Savigliano” ha ripercorso le tappe che negli ultimi 20 anni hanno portato alla nascita e allo sviluppo del Polo Universitario Cittadino fino a farlo diventare un fiore all’occhiello dell’intera rete universitaria piemontese e nazionale; il professore Sergio Soave, ex deputato e sindaco della, è forse la persona che più ha creduto nel progetto del Polo cittadino. Soave ha sottolineato l’importanza strategica di avere un’Università in città abbia ricadute sull’intero sistema economico, “pensiamo ad esempio ai bar e ad altre attività commerciali cittadine, la presenza di migliaia di ragazzi ogni giorno non può che portare un incremento delle vendite”. L’ex sindaco ha poi lanciato un appello molto importante alla nuova amministrazione:”Spero che il nuovo sindaco e la sua squadra decidano di non smettere di investire nell’università che da linfa vitale al territorio”. Soave ha poi parlato anche dell’importanza dei corsi che ci sono oggigiorno: corso di laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria, corso di Laurea in Scienze dell’Educazione e io corso di Laurea in tecniche erboristiche.

 

La parola è poi passata ai professori Carlo Bicchi e Graziano Lingua rispettivamente presidente del corso di tecniche erboristiche e professore di filosofia teorica che hanno analizzato l’unicità dell’offerta didattica del Polo cittadino che sono uniche nel loro genere, il prof. Bicchi ha svelato di essere stato uno dei primi a credere in questo progetto “Tutto è partito dalla posizione strategica di Savigliano, dalla presenza della stazione ferroviaria e la vicinanza alla città di Pancalieri. Era il 1994 quando iniziai a capire l’importanza di questa città. Negli anni questo corso è cresciuto fino a diventare uno degli unici 10 sopravvissuti in Italia e l’unico del Nord Ovest, oggi abbiamo decine di studenti da Liguria, Valle d’Aosta e anche addirittura dalla Lombardia, siamo stati fortunati ad avere persone come Sergio Soave che hanno investito in noi e ci danno la possibilità di avere dei laboratori unici del loro genere”. Anche il corso di scienze della formazione, come ha sottolineato il professore Lingua rappresenta una realtà molto importante per l’università degli studi di Torino.

 

Tra i tanti presenti in sala anche l’ex sindaco Claudio Cussa, l’ex Assessore alle politiche sociali Chiara Ravera, alcuni membri dell’ex consiglio comunale e il candidato alle primarie del centrosinistra Gianpiero Piola.

 

EB