L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, ha partecipato ieri, giovedì 4 febbraio, all’incontro con i sindaci dell’area Saviglianese, Saluzzese e Fossanese per riferire sulle prime risultanze delle verifiche sismiche e degli accertamenti tecnici relativi alla ristrutturazione dei presidi ospedalieri di Savigliano, Saluzzo e Fossano, secondo le necessità contenute a suo tempo nel piano Magni e richiamate dai sindaci dei tre capoluoghi, che avevano recentemente chiesto in una lettera allo stesso assessore di fare il punto sulle conseguenti prospettive di indirizzo.
“Il dato emergente da una serie di verifiche preliminari – ha detto Icardi – è che gli interventi di messa in sicurezza dei tre ospedali, e in particolare di quello di Savigliano, richiederebbero un impegno economico valutabile intorno al doppio di quello previsto dal piano Magni. Parliamo di oltre 100 milioni di euro, contro i 54 ipotizzati in origine, per la sola ristrutturazione degli edifici attuali. E’ del tutto evidente che si tratterebbe di una cifra inopportuna, oltre che antieconomica e non sostenibile per il recupero di edifici in ogni caso datati e bisognosi di continue attenzioni sul piano strutturale”.
Da qui, la prospettiva di “definire una diversa strategia di sviluppo del territorio, contemplando una nuova previsione programmatoria che prospetti la realizzazione di un nuovo presidio ospedaliero a servizio dell’Area Nord-Ovest della provincia, valutando contestualmente tutti i necessari interventi complementari sulle attuali strutture”: “La Regione è pronta a fare la sua parte – ha sottolineato l’assessore Icardi –, garantendo i finanziamenti, le modalità e i tempi di realizzazione dell’opera, ma in questa fase la parola spetta al territorio, che dovrà avanzare le proposte più appropriate sulle diverse possibili localizzazioni del nuovo ospedale. In questo senso, l’incontro con i sindaci è risultato molto concreto e costruttivo. C’è la consapevolezza di lavorare per un progetto importante, che dovrà costituire il polo sanitario di riferimento dell’Area Nord Ovest del quadrante provinciale. Ci siamo lasciati con l’impegno a raccogliere le proposte, che saranno poi oggetto delle opportune analisi comparative per valutarne pro e contro delle varie soluzioni. Il primo passo verso il nuovo ospedale è compiuto”.