Basta con i disservizi del Csi Piemonte | Delia Revelli, presidente di Coldiretti Cuneo e Piemonte lancia l’allarme

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“Servono risposte chiare e urgenti per superare i disservizi che quotidianamente devono affrontare i nostri Centri di Assistenza Agricola a causa delle lungaggini burocratiche legate al sistema del Consorzio per il Sistema Informativo”.

Questo l’ allarme lanciato da Delia Revelli, presidente di Coldiretti Cuneo e Piemonte, che continua: “La questione richiede da parte della Regione Piemonte un intervento concreto.

A livello nazionale, infatti, sono stati aperti gli applicativi che consentiranno la presentazione della domanda Pac, con scadenza al 15 maggio prossimo ed è indispensabile che il Consorzio per il Sistema Informativo fornisca ai CAA tutto il supporto tecnico necessario”.

I numeri indicano chiaramente il volume di lavoro.
Il CAA di Coldiretti Cuneo gestisce per le aziende associate a Coldiretti circa settantamila pratiche all’anno, di cui oltre diciottomila legate alle domande PAC e PSR.
Sono oltre settanta le tipologie di procedimento che segue il CAA e riguardano pratiche che spaziano in tutti i comparti: dal settore vitivinicolo, a quello dell’assegnazione carburanti, alle domande di contributo PAC, PSR, che a loro volta sono suddivise in decine di attività, all’applicazione del regolamento regionale sullo spandimento dei liquami, danni da fauna, assicurazioni in agricoltura, igiene e tracciabilità mangimi per l’alimentazione zootecnica etc.

“Oggi queste attività sono gestite a livello informatico dal Sistema Piemonte attraverso il Csi – conclude Bruno Rivarossa, Delegato Confederale – con notevoli problemi: si registrano malfunzionamenti, ritardi nella messa in linea degli applicativi necessari per rispettare le scadenze, con un intasamento delle procedure e dei programmi informatici”.