Il calendario degli incontri prevede tante piacevoli scoperte: il 12 marzo sarà ospite il meteorologo Luca Mercalli, che disquisirà su “La furia e la dolcezza del clima”. Siamo abituati a vivere in un unico costante microclima: riscaldato in inverno, rinfrescato in estate. Ma il clima sta cambiando e ci obbligherà a essere più onesti con noi e con lui.
Il 12 aprile Mia Canestrini, lupologa, racconterà “Il ritorno dei lupi”. In verità forse non se ne sono mai andati. Ce ne siamo accorti quando noi uomini abbiamo iniziato a disinteressarcene lasciando liberi e intatti gli spazi che i lupi si sono ripresi.
La scrittrice Nadia Terranova sarà protagonista il 12 maggio illustrando “La scrittura selvaggia, da Pavese a…”. Scrivere è un gesto solitario e selvaggio che deve infrangere le regole del civico pudore per liberare la sua energia. Scrivere è non essere domestici.
Il 12 giugno lo storico Franco Cardini porrò al centro della scena “Il territorio e la sua storia”. Un modo per addomesticare il passato al fine di comprendere un presente che spesso ci sfugge.
“La musica non addomesticata” è motivo di dialogo il 12 luglio: con il musicista Tommy Kuti. Il Rap, la musica delle periferie, la voce di chi non aveva voce. Come le parole cesellate e incastonate in rime e versi liberano forze nuove in chi le ascolta.
Ospite del 12 settembre sarà il semiologo Stefano Bartezzaghi, che parlerà su “Salvatico è chi si salva” (Leonardo da Vinci). La lingua cresce in noi spontanea, coi suoi frutti, i fiori, i rovi, i veleni. Cultura, o coltura, è provarsi a ordinare la selva senza sradicarla e senza rinunciare all’energia che la origina.