L’ospedale unico di Cuneo sarà a Confreria, nell’area dell’attuale Carle. Dopo il sì del Consiglio Comunale, è arrivato anche il parere favorevole dell’Assemblea della Conferenza dei Comuni del territorio dell’Asl Cn1. Oltre 50 i Sindaci chiamati a esprimersi: tutti hanno speso il loro voto per la soluzione del Carle, il solo Maurizio Paoletti, primo cittadino di Boves, ha deciso di astenersi, motivando la sua scelta con la poca conoscenza, nei dettagli, della situazione. Per gli altri non c’è stato alcun dubbio.
«È stato un importante momento di confronto per saggiare l’orientamento del territorio», ha commentato Marco Gallo, primo cittadino di Busca e presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Asl Cn1, il quale ha proseguito con queste parole: «Nei tanti incontri promossi sull’argomento, è stata sempre chiara da parte di tutti i Sindaci la necessità di realizzare un nosocomio “di territorio” e non soltanto “di capoluogo”. Il progetto è interessante e i punti esaminati premiano in maniera incontestabile la scelta del Carle, soluzione rispetto alla quale si sono espressi favorevolmente i primi cittadini. La Regione voleva comprendere l’orientamento del territorio e ha ottenuto le risposte necessarie».
«Noi amministratori di Cuneo non possiamo che ringraziare i Sindaci che hanno partecipato», ha aggiunto il primo cittadino del capoluogo e presidente della Provincia di Cuneo Federico Borgna, il quale ha aggiunto: «Noi cuneesi viviamo l’ospedale come una parte importante della nostra quotidianità; con il passare del tempo è diventata una realtà di riferimento non solo cittadina, ma anche provinciale e regionale. La qualità e il tenore degli interventi espressi nel corso della Conferenza dei Sindaci del territorio hanno dipinto un quadro di grande coesione, riconoscendo la qualità dell’ospedale di Cuneo, che è data dalle persone che ci lavorano».
Borgna ha poi voluto ringraziare anche l’assessore regionale alla sanità Luigi Genesio Icardi, «per la grande attenzione che ha sempre dimostrato nei confronti delle tematiche sanitarie della provincia di Cuneo e, in particolare, nei confronti dell’Ospedale Santa Croce e Carle».
L’assessore regionale Icardi ha incassato i ringraziamenti, commentando con soddisfazione gli esiti della Conferenza a cui ha partecipato in collegamento telematico: «È stato raggiunto un grande risultato, a dimostrazione della lungimiranza dei Sindaci, al di là delle singole visioni politiche», ha dichiarato Luigi Icardi, sottolineando: «Dopo questa unanimità sulla scelta del sito per il nuovo ospedale unico, la Giunta Regionale potrà procedere con maggiore serenità. La strada è tracciata».
In seguito al sì del Consiglio Comunale di Cuneo e dei Sindaci del territorio dell’Asl Cn1, la palla passa infatti ora all’ente presieduto da Alberto Cirio, organo competente per quanto riguarda l’edilizia sanitaria.
L’autorizzazione per poter avviare l’iter dovrà arrivare dal Consiglio Regionale.
«A breve partiremo con gli accertamenti tecnici nell’area indicata, per capire come poter costruire il nuovo presidio ospedaliero», ha osservato l’assessore regionale Icardi, «Verrà inoltre effettuata un’analisi gestionale ed economica con l’obiettivo di determinare gli elementi che serviranno per predisporre il capitolato di gara».
Per la costruzione del nosocomio unico cuneese si potrà contare su finanziamenti pubblici? Risponde ancora Icardi: «Ci sono già delle strade avviate: articolo 20, contributi dell’Inail e contributi a fondo perduto».
Detto delle posizioni istituzionali, resta da comprendere quale sia l’orientamento generale della cittadinanza.
A Cuneo, ad esempio, c’è ancora una parte della popolazione che non è d’accordo con la scelta del Carle. Va detto che la soluzione di Confreria era stata avvalorata dallo studio di pre-fattibilità finanziato dalla Fondazione per l’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo ed era poi stata confermata dal Consiglio Comunale cuneese che, nella seduta dello scorso 25 gennaio, al termine di una lunga e accesa discussione, si era espresso per il sì con 25 voti favorevoli, 2 contrari e un astenuto.
Stabilita la collocazione del nuovo ospedale unico, bisognerà decidere come utilizzare l’area che attualmente accoglie il Santa Croce. «Abbiamo qualche anno davanti per programmare gli interventi», ha spiegato il primo cittadino di Cuneo Federico Borgna, precisando: «La zona non sarà abbandonata. Dobbiamo creare le condizioni perché sia una grande opportunità. Alcune idee interessanti sono già emerse, come quella del Polo della Sanità del territorio. Avremo molto lavoro davanti a noi».