Ma c’è anche un comitato che preferisce il Santa Croce

0
194

Nonostante la decisione sia stata presa in favore dell’area del Carle, una parte della città di Cuneo continua a manifestare il proprio dissenso rispetto a questa soluzione. Negli scorsi giorni è stato costituito anche un comitato, “Al Santa Croce si può”, con lo scopo «di proporre ai concittadini la possibilità di una concreta alternativa alla decisione del Consiglio Comunale», come viene spiegato nel comunicato diffuso per annunciare la nascita della nuova realtà. Secondo il Comitato, di cui fanno parte Pro Natura Cuneo, Legambiente Cuneo, Unione Sindacale Italiana, Cuneo per i Beni Comuni e l’associazione “Di piazza in piazza”, nella scelta sarebbero stati tralasciati molti elementi di valutazione, «limitandosi a motivarla con la presunta necessità di più grandi spazi per il nuovo nosocomio». «Poca o nessuna attenzione», prosegue il Co­mitato, «è stata riservata a quanto lo spostamento costerà in termini di viabilità-mobilità, consumo del suolo, desertificazione del centro città e degrado sanitario dell’attuale Santa Croce». Il comitato “Al Santa Croce si può” lamenta inoltre il poco coinvolgimento della cittadinanza nella scelta: «Nonostante la straordinaria importanza della decisione, la maggioranza del nostro Consiglio Comunale ha riaffermato il suo potere di decidere sulla base di un consenso elettorale ottenuto quattro anni fa. Non ha ritenuto necessario un confronto con la cittadinanza, ad ampio raggio, approfondito e non formale, su un argomento sul quale non aveva chiesto né ottenuto alcuna delega in bianco da parte degli elettori». La conclusione è uno spot per la soluzione del Santa Croce per la costruzione dell’ospedale unico, che si realizzerebbe «con risparmio di tempo, senza sprechi di suolo e di attrezzature sanitarie, senza abbandonare edifici». Il neonato Comitato raccoglierà le firme dei cittadini che vorranno sostenere questa proposta.