Qualità dell’aria, Coldiretti Cuneo: no al blocco delle attività agricole

Coldiretti sollecita alla Regione azioni equilibrate e coordinate che non penalizzino le imprese zootecniche, capaci di ridurre le emissioni del 23% in 30 anni

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Facendo seguito alla recente condanna inflitta al nostro Paese dalla Corte di Giustizia europea per aver superato il valore limite delle concentrazioni di particelle inquinanti nell’aria, Coldiretti ha sollecitato alla Regione Piemonte l’apertura di un tavolo di lavoro per definire in modo coordinato ed equilibrato il Piano Straordinario di Qualità dell’Aria.

“Ormai i tempi stringono – commenta Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – e dobbiamo dedurre che la Regione stia procedendo senza confrontarsi con i vari attori coinvolti sul nostro territorio. Pur comprendendo le necessità di tale Piano, chiediamo che vengano assolutamente prese in considerazione le esigenze del mondo agricolo ed, in particolare, del comparto zootecnico che negli ultimi 30 anni è stato capace di ridurre del 23% le emissioni di ammoniaca in atmosfera e che sta dimostrando di riuscire a soddisfare i target di contenimento delle emissioni fissati per il 2030”.

Servono, dunque, secondo Coldiretti azioni equilibrate e graduali per accompagnare il processo di adeguamento alla normativa comunitaria; interventi che tengano conto anche dei dati climatici ed ambientali per evitare l’introduzione di divieti e vincoli eccessivamente penalizzanti per l’agricoltura.

“Il rafforzamento e l’ampliamento dell’area di applicazione di determinate misure – osserva Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – avrebbero un elevato impatto sulle imprese agricole sia di pianura sia di collina e andrebbero a limitarne l’operatività a discapito dell’intera filiera agroalimentare e delle attività di conservazione e gestione di territori minacciati dal rischio di abbandono, in un momento già di forte crisi dovuta all’emergenza sanitaria in atto durante la quale, nonostante le difficoltà, hanno dimostrato il loro ruolo strategico nell’ambito del tessuto imprenditoriale provinciale e regionale”.