CGIL Cuneo: “Alla Fondazione Istituto Beata Vergine di Hall di Murazzano senza stipendi da due mesi”

Secondo i dati dell'organizzazione sindacale la busta paga di gennaio non è stata pagata e non ci sono certezze neanche per quella di febbraio

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Murazzano
Credits: Comune di Murazzano

“Ancora una Rsa in difficoltà: questa volta si tratta della Fondazione Istituto Beata Vergine di Hall di Murazzano, circa 40 posti letto disponibili ed una ventina di dipendenti.” Lo rende noto la CGIL Cuneo in una nota rilasciata nella giornata odierna.

Continua la nota della CGIL Cuneo:

“Ormai sono quasi due mesi che le lavoratrici non percepiscono lo stipendio, ad oggi infatti la busta paga di gennaio non è stata pagata e non ci sono certezze neanche per quella di febbraio. La struttura, covid free fino ad oggi e da inizio pandemia, vive comunque con difficoltà la gestione della fase emergenziale, tra protocolli da rispettare ed una gestione straordinaria che comunque ha fatto lievitare i costi. 

Ci risulta che l’Amministrazione stia verificando la possibilità di chiedere un finanziamento, ma che tale richiesta si stia scontrando anche con le lungaggini burocratiche della sovrintendenza, essendo l’area soggetta ai vincoli della stessa. 

Ad oggi – continua la nota della CGIL Cuneo – non ci risultano esserci stati contributi pubblici, di conseguenza anche la fondazione di Murazzano attende quelli stanziati dalla Regione su cui non si hanno tempistiche chiare. 

Pensiamo che ogni giorno che passa, senza che la Regione affronti il tema della non auto-sufficienza e delle strutture socio-assistenziali, rappresenti un giorno nel quale si rischia la perdita di pezzi importanti di presidio, del e nel territorio, con il conseguente pericolo di incrementare le inefficienze nel campo delle risposte di servizi sanitari e socioassistenziali, con particolare riferimento alle fasce più deboli e fragili della popolazione. 

Se poi consideriamo la collocazione logistica di Murazzano, meravigliosa realtà della comunità montana Alta Langa, purtroppo abbastanza distante dai centri della provincia nei quali è possibile trovare risposta alle istanze dei cittadini, pensare anche solo di perdere presidi importanti come quello di cui stiamo parlando, rischia di causare un ulteriore
arretramento in termini di tutela dei cittadini.

Momenti di estrema difficoltà dunque, anche dal punto di vista di chi all’interno della Fondazione ci lavora, poichè alle complessità e difficoltà legate al Covid si accompagnano quelle economiche legate al non pagamento degli stipendi. 

Riteniamo quindi indispensabile – conclude la CGIL Cuneo – porre l’accento e attivare il focus su questa realtà, auspicando che questa nostra comunicazione possa essere utile ad affrontare il tema, per trovare le giuste soluzioni al fine di riconfermare e consolidare la struttura di Murazzano. Nel frattempo chiederemo di poter incontrare il CDA , la Direzione e le lavoratrici per fare il punto della situazione.”