Simone Sampò: «Ecco Snail Therapy Company»

Il Direttore dell’Istituto di Elicicoltura di Cherasco lancia una nuova scommessa per favorire, in sinergia con tutta la Granda, il sistema di Economia Elicoidale

0
709

Lui è un imprenditore a cui piace scommettere. E, oltre ad essere capace, intuitivo ed anche un po’ precursore dei tempi è per sua stessa ammissione «molto audace!». Si­mone Sampò, classe 1976, direttore dell’I­stituto di Elici­coltura di Che­rasco, rilancia in questi primi mesi del 2021 con una novità, una scommessa frutto di un grande investimento nella ricerca&sviluppo con lo sco­po di interpretare la naturale spiralizzazione del sistema di Economia Elicoidale che ha avuto il grande riconoscimento delle Istituzioni, dei Dipar­timenti Universitari, di Confindustria e dell’Istituto Zooprofilattico di Pie­mo­n­te, Liguria e Valle d’Aosta già nel 2020.

Cosa è la Snail Therapy e come è maturato il progetto che ha dato vita alla sua specifica company signor Sampò?
«Le applicazioni della bava di lumaca hanno un mercato concreto che però può ancora contare su ampi margini di crescita. Stiamo evidentemente facendo riferimento a quello del benessere e della cura del corpo di cui noi ci occupiamo, ormai da tempo, attraverso la linea S’Agapò che mette proprio in evidenza le molteplici proprietà della bava di chiocciola. La nostra società Snail Therapy Company che vede coinvolti oltre a me e mia moglie Chia­ra Lovera, anche Luca Boni­no, o­don­toiatra di professione con lo studio a Roreto di Cherasco, è un player nuovo ma con tanta esperienza alle spalle, le competenze più avanzate ed il supporto delle intelligenze più vivaci che stanno studiando e sperimentando le nuove applicazioni con la bava di lumaca. La Snail Therapy Company dunque nasce per rendere sempre più forte il legame con il territorio della Granda anche in un anno tanto difficile per via dell’emergenza sanitaria. Crediamo nell’importanza di tornare all’origine, alla terra, alla naturalità ottenuta in termini di sostenibilità, all’importanza delle materie pri­me, alla tutela del consumatore. I prodotti cosmetici e i dispositivi medici sono conosciutissimi e cominciano a fare capolino anche sugli scaffali dei supermercati, a testimonianza che anche la grande distribuzione ha verificato l’esistenza di una domanda strutturata. La sempre crescente conoscenza delle proprietà benefiche di questa materia prima e soprattutto la sua efficacia uniti ad un vuoto dell’offerta, ci hanno portato a voler creare un Polo Cosmetico dedicato anche alle piccole realtà che intendono affacciarsi sul mercato con un’identità riconoscibile in base al loro mercato di riferimento: dal piccolo produttore, alla Farmacia o Parafarmacia galenica, dalla Spa al Centro estetico: la Snail Therapy Company nasce per soddisfare e vestire ogni richiesta modellandosi al target di riferimento ma con una linea di continuità marcata: l’alta qualità».

Quindi è stato necessario pensare e dare sostanza ad un vero e proprio laboratorio che permetta di continuare nelle fasi di ricerca verso le significative e rivoluzionarie applicazioni…

«Esatto. L’avvento del un nuovo sistema estrattivo di MullerOne, ovvero di uno processo robusto che finalmente permette di rispettare e mantenere standard qualitativi elevati, ha alzato l’asticella nel mondo della cosmetica e sta facendo selezione rispetto ai fornitori di materia prima. Le aziende specializzate, a differenza di quanto capitava soltanto qualche anno fa, sono infatti diventate molto più selettive. Il nostro progetto, dopo aver rivoluzionato il mercato, è diventato ancora più ambizioso: desideriamo mantenere all’interno del perimetro dell’elicicoltura il know how legato alla bava di lumaca, sia per quanto riguarda i prodotti cosmetici che, in un futuro ormai prossimo, le applicazioni a più alto valore aggiunto come quelle del settore medicale o quelle per cui ci sarà una richiesta di volumi importanti come l’ambito alimentare. Per questa ragione abbiamo fatto la scelta di sviluppare un progetto di forte specializzazione nella trasformazione della bava di lumaca, creando una realtà per la produzione cosmetica con le migliori dotazioni tecnologiche».

Trattandosi di Economia Elicoi­dale, a chiudere il cerchio cosa servirà?
«Insieme alla possibilità di gestire tutto il processo che parte dall’estrazione, passando per la scelta della formulazione e delle materie prime, a cui si associa la vocazione di diventare un soggetto costantemente orientato alla ricerca, servirà un salto di qualità significativo. E ciò a vantaggio degli elicicoltori che avranno così la possibilità di avere un rapporto diretto con i produttori, senza l’intermediazione di altri soggetti, e poter così confezionare su misura la propria linea. Il livello di personalizzazione diventa decisamente più alto, la pianificazione più snella e i costi, cosa importante, più bassi. Siamo convinti che sarà una storia importante per il settore ed il movimento».

Un’opportunità comunque che viaggia in parallelo con le possibili operazioni di “co-branding”, esatto?
«Verissimo. Il dialogo e la sinergia con le eccellenze del territorio è un atto dovuto per noi ferventi sostenitori del sistema dell’Economia Eli­coi­dale. La linea Wine The­rapy, ad esempio, è stata creata per unire i benefici della bava di lumaca dalle proprietà idro-restitutive, cicatrizzanti, nutritive e rigeneranti, con le vinacce di nebbiolo da Barbaresco Cru Rabajà, ma sono realtà anche tre “luxory” prodotti della linea E-Time by S’Agapò: crema viso, maschera occhi e viso. Il potere della bellezza grazie a bava di chiocciola, veleno d’api e proteine della seta. Tre funzioni differenti ma con un unico obiettivo: un’azione anti-età pensata per le pelli più mature, che presentano segni di cedimento e che necessitano di prodotti specifici e concentrati».
«Abbiamo scelto», onclude Simone Sampò, «di chiamare la nostra cosmetica S’Agapò perché in greco significa “Ti amo”: l’amore per noi stessi, per l’ambiente e per il nostro benessere è il valore aggiunto in ognuno dei nostri prodotti. E vogliamo che diventino un modo di vivere accessibile a tutti».

E allora non resta che ricordare,
#volersibene.