Prosegue la stagione di prosa del Teatro Alfieri di Asti: giovedì 23 marzo alle 21 è in programma “Tre Sorelle” di Anton Cechov con la regia di Emiliano Bronzino. In scena Alberto Onofrietti, Marcella Favilla, Fiorenza Pieri, Maria Alberta Navello, Maria Laura Palmeri, Stefano Moretti, Massimo Reale, Riccardo Ripani, Alessandro Meringolo, Graziano Piazza, Vincenzo Paterna, Riccardo De Leo e Gisella Bein.
Le scene sono curate da Francesco Fassone, la produzione è della Fondazione Teatro Piemonte Europa.
Emiliano Bronzino ritorna al repertorio cechoviano dopo il fortunato Zio Vanja prodotto da TPE per la stagione 12/13 e presentato, tra gli altri, al Piccolo Teatro di Milano.
In Tre Sorelle il vero cuore pulsante della scrittura sta in quelle cose non dette, che Cechov lascia intravedere, che sono la vera anima dei personaggi e che a distanza di più di un secolo ne fanno un autore con una profondità di scrittura, una possibilità interpretativa e un sentire scenico vicino al nostro tempo.
Eppure Tre Sorelle è anche un testo dai molteplici livelli interpretativi “simbolici” il cui tema centrale è il tempo. L’atteggiamento contraddittorio con cui le tre protagoniste vivono lo scorrere dei giorni ci viene presentato da Cechov fin dalla prima battuta del testo: il tempo in cui vivono i personaggi è uscito dai suoi binari e invece di proseguire in maniera lineare pare bloccato in un circolo chiuso, in un eterno ripetersi della stessa situazione.
Un blocco dove il futuro è qualcosa che si può sognare, a volte immaginare, ma che sembra sempre rimanere lontano e che non si può mai raggiungere. L’unica via di fuga sembrerebbe Mosca, un luogo del ricordo, cristallizzato, e verso cui tutte e tre le protagoniste vorrebbero poter scappare, ma di cui a malapena si ha memoria e che vive totalmente relegato nel passato.
Come se il futuro sognato dalle tre non fosse altro che un passato di cui non si ricorda quasi più nulla, in cui la chiave della felicità sembra a portata di mano, ma allo stesso tempo chiaramente impossibile da raggiungere.
Scrive Emiliano Bronzino: “In Tre Sorelle ho la netta impressione che i personaggi non esistano, che la storia raccontata alluda a qualcosa d’altro.
Basta pensare ai continui rimandi, anticipazioni e strani giochi allusivi che Cechov semina in tutto il testo. Alla strana sensazione di un’inevitabilità che alla fine lascia attoniti.
Al fatto che nessuno dei momenti salienti della trama avvenga in scena, ma sempre fuori scena, in un luogo e in un tempo indefinibile.
E soprattutto al fatto stranissimo che l’azione scenica abbia continuamente degli spostamenti dal piano reale a un piano non gestibile su soluzioni naturalistiche.
Resta alla fine un interrogativo grosso sul significato della vita, e su quello bisogna lavorare, lavorare…”.
Emiliano Bronzino, torinese classe 1974, è regista teatrale riconosciuto a livello nazionale e internazionale, formatosi alla Scuola del Teatro Stabile di Torino.
Collabora come regista assistente con Luca Ronconi in circa trenta produzioni, fino all’ultimo capolavoro Lehman Trilogy, e lavora con molti altri registi italiani ed europei, tra cui Robert Carsen, Myriam Tanant, Guido Ceronetti, Massimo de Francovich, Juli Leal, Glauco Mauri.
Dopo il Teatro Stabile di Torino inizia a lavorare con il Teatro di Roma, dove tra gli altri partecipa agli spettacoli Verso Peer Gynt e I fratelli Karamazov, Diario Privato, Le Cugine. Successivamente inizia una collaborazione con lo Stabile dell’Umbria, dove lavora in Diario di una cameriera, Che farai fra’ Jacopone.
Dal 2002 inizia un percorso con il Piccolo Teatro di Milano che continua ancora adesso, dove oltre ad essere regista assistente in molte produzioni di Ronconi, firma lui stesso diverse regie diventando uno dei registi giovani di riferimento per le produzioni del Piccolo, alcuni dei suoi spettacoli che nascono da questa collaborazione sono: Alice nel paese delle meraviglie, Sei Personaggi in cerca d’Autore, Diario di Famiglia, Alice 2.0. Dal 2002 collabora con l’INDA dove partecipa a diverse produzioni, Baccanti, Prometeo Incatenato, Le Rane, Edipo a Colono, Aiace, Edipo Re, e nel 2010 firma una Lisistrata nella stagione del Teatro Greco di Siracusa. Dal 2011 porta avanti un percorso artistico con la Fondazione Teatro Piemonte Europa, dove assieme al direttore Beppe Navello ha formato una compagnia che lavora in maniera continuativa da diverse stagioni, e ha firmato spettacoli come Zio Vanja, Woyzeck e Tre Sorelle, tutti riconosciuti da critica e pubblico, partecipando anche al progetto I Tre Moschettieri di cui firma la regia dell’ultima puntata.
All’estero ha lavorato in Francia, Russia, Cina e soprattutto in Spagna dove ha firmato diverse regie per il teatro pubblico Teatres de la Generalitat Valenciana, il CRC e Purnateatre. Nel 2016 è stato nominato direttore artistico di Asti Teatro.
TRE SORELLE
di Anton Cechov
regia Emiliano Bronzino
con (dramatis personae) Alberto Onofrietti, Marcella Favilla, Fiorenza Pieri, Maria Alberta Navello, Maria Laura Palmeri, Stefano Moretti, Massimo Reale, Riccardo Ripani, Alessandro Meringolo, Graziano Piazza, Vincenzo Paterna, Riccardo De Leo, Gisella Bein
scene Francesco Fassone
costumi Chiara Donato / assistente ai costumi Augusta Tibaldeschi
luci Massimo Violato
assistenti alla regia Maria José Revert, Gianluca Ariemma
elettricista Mauro Panizza / macchinista Pey
FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA
Biglietti: 20 euro (15 euro loggione).
Per informazioni e prenotazioni: 0141.399057 – 399040 dal martedì al venerdì dalle 10 alle 17.