Asti: arrestato 46enne per circonvenzione di incapace, calunnia e auto-riciclaggio

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In data odierna personale della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti ha dato esecuzione alla misura cautelare della custodia in carcere emessa dal GIP di Asti – dr.ssa F. Di Naro – a carico di un 46 anni residente in Asti, perché gravemente indiziato dei delitti di circonvenzione di incapace, calunnia e auto-riciclaggio.

Le indagini sotto la direzione del Pm G. Fiz hanno preso avvio nel luglio 2020 e sono state condotte dal personale di Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Polizia municipale in servizio presso la predetta Sezione.

L’avvio delle indagini è seguito alla denuncia-querela dei figli di una delle persone offese, secondo cui l’anziano e malato genitore, deceduto nel dicembre 2019, era stato plagiato dal 46enne che, così facendo, si sarebbe impadronito di gran parte del suo patrimonio.

Le indagini accertavano che l’indagato, dopo aver conosciuto la vittima apparentemente in modo casuale ed aver appreso della grave malattia di costei, si era offerto di assisterla con una Onlus con sede in Asti.

In realtà tale assistenza si era rivelato come l’espediente per isolare la vittima dai figli e ad impadronirsi di tutti i suoi averi approfittando delle condizioni psico-fisiche in cui versava. Con vari inganni – tra cui la promessa, supportata da falsa documentazione, di adibire l’abitazione della vittima dopo la sua morte a centro di accoglienza per bambini disabili nonché di istituire un premio in suo onore – l’indagato era riuscito ad ottenere dapprima la nomina a procuratore generale della persona offesa e, successivamente, la designazione quale suo erede universale.

Non solo, ma aveva conseguito altresì che la vittima emettesse a suo favore numerosi assegni di importo considerevole, poi incassati di persona o con l’interposizione di altri soggetti compiacenti, tra cui la coniuge (soggetti indagati in un separato procedimento). Uno dei detti assegni era poi servito a stipulare una polizza sulla vita dell’anziano che al decesso di costui consentiva all’indagato l’incasso di € 270.000,00.

Emergeva altresì che l’indagato, una volta ottenuta la procura e la nomina ad erede universale, aveva lasciato la persona offesa negli ultimi giorni di vita in infime condizioni igieniche sanitarie. Le ulteriori indagini esperite consentivano di appurare come l’indagato avesse approfittato con modalità simili di altre persone, parimenti soggetti deboli per via dell’età avanzata e/o della condizione di salute.

L’indagato era solito pubblicizzare e sfruttare la carica di Presidente della associazione in realtà accertata come inesistente. E ciò anche per la compravendita di veicoli ed immobili, alcuni dei quali donati per l’uso benefico che l’indagato stesso millantava di voler fare.

Oltre alla misura cautelare personale, il Gip su richiesta del Pm ha disposto anche il sequestro delle somme di cui l’indagato è gravemente indiziato di essersi appropriato, di immobili ricevuti in eredità nonché del sito internet e del profilo Facebook dell’Associazione – attività quest’ultima curata dal Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Asti che ha partecipato anche alle perquisizioni.  L’esecuzione del sequestro ha consentito di cautelare somme liquide prossime all’importo di 150.000,00 €.

Le indagini sono ancora in corso per fare completa luce su fatti emersi anche in relazione a varie e similari vicende risalenti nel tempo, indagini cui collaborano anche i Reparti territoriali di Polizia Stradale e Guardia di Finanza.

Gli atti sono inoltre in fase di trasmissione alla Prefettura di Asti affinché sia valutato lo scioglimento dell’Associazione.

c.s. Questura di Asti.