Anche nel 2017 i cittadini Rifreddesi non pagheranno la TASI. Lo ha deciso il Consiglio Comunale che negli scorsi giorni ha approvato il bilancio di previsione 2017.
Un documento contabile che ricalca in larga parte quello del 2016 e che conferma anche tutte le aliquote delle imposte locali previste l’anno scorso. “Nonostante ai trasferimenti statali siano al minimo storico – ha spiegato il sindaco Cesare Cavallo – siamo riusciti ad abbozzare un bilancio che faccia quadrare i conti senza dover aumentare tasse e costi dei servizi”.
Se da Roma non arriveranno brutte notizie Rifreddo continuerà quindi ad essere uno dei comuni dove si tassa di meno i cittadini. Un risultato che è stato possibile grazie alle drastiche riduzioni di spesa operate negli scorsi anni ad una continua ed attenta gestione delle spese correnti. Oltre a non ritoccare le tasse esistenti, come già anticipato più in alto, l’Amministrazione e riuscita anche quest’anno ad andare aldilà di quello che si è fatto a livello nazionale con l’abolizione della Tasi. Infatti, mentre a livello nazionale si è abolita la tassa sulla prima casa a Rifreddo l’esenzione e totale. Entrando più nei dettagli del bilancio si può poi vedere che sul lato investimenti sono stati stanziati i fondi per la realizzazione di un importante tranche dei lavori sulla “Cittadella degli anziani” e prospettato l’utilizzo dell’avanzo per un consistente intervento sull’asilo. Sono inoltre previsti anche fondi per il programma di manutenzione straordinaria delle strade comunali e sulla riqualificazione del verde pubblico con particolare attenzione agli spazi aperti del cimitero e delle scuole elementari.
“Per ciò che consta la parte investimenti – ha aggiunto il primo cittadino – abbiamo da parte un discreto gruzzoletto. La cifra esatta verrà quantificata nel dettaglio con l’approvazione del rendiconto 2016 ma comunque dai conti fatti potremo toglierci qualche bella soddisfazione. Si tratterà adesso di vedere se all’interno dei vincoli previsti dal Pareggio di bilancio le normative nazionali ci consentiranno di spendere questi soldi o se continuerà l’assurdo dicktat che impedisce ai comuni virtuosi di usare i soldi che hanno in cassa”.