La giornata internazionale della donna deve rappresentare un’occasione concreta di riflessione e di confronto su un percorso di parità di genere che purtroppo è ancora lungo, come recentemente ha attestato l’indice di uguaglianza di genere, con un punteggio di 63 punti su 100, che colloca l’Italia al 14° posto nell’Unione europea.
Un’analisi che ha fotografato i ritardi in Italia per quanto concerne il lavoro, la disoccupazione femminile, il divario economico, la rappresentanza in politica e nelle posizioni di vertice in azienda. La cronaca poi purtroppo ci racconta quasi ogni giorno di terribili femminicidi, di stupri, di riduzione in schiavitù’ di donne costrette alla prostituzione e di tanti altri crimini contro le donne e di reati odiosi come lo stalking e il revenge porn.
In questo giorno di festa insieme agli auguri a tutte le donne, confermo il mio impegno contro la violenza di genere e l’empowerment femminile, priorità in Europa affinché la strategia per la parità di genere 2020-2025 si traduca in azioni concrete in Italia, a cominciare dalle risorse del Recovery Fund e si faccia al più presto la legge europea contro la violenza di genere, come negli intenti della Commissione. Occorre un impegno comune, della politica e della società civile, partendo dalla consapevolezza del valore delle donne, affinché questo percorso verso l’uguaglianza di genere continui e acceleri con ancora maggiore convinzione e determinazione. L’uguaglianza di genere non può attuarsi senza la collaborazione e la consapevolezza di tutti, donne, imprese, istituzioni, associazioni, professionisti ed esperti, media.
Per questo ho avviato Dire donna oggi, un progetto, un impegno, una responsabilità per la parità di genere e contro la violenza, attraverso l’ascolto e la partecipazione. Dopo la prima iniziativa “Rompiamo il silenzio” sulla violenza di genere, è in programma entro fine mese il webinar “Libere di esserci: il ruolo delle donne in Europa”, Un luogo virtuale per parlare e parlarci di ciò che possiamo fare, per realizzare infrastrutture e servizi come gli asili nido che consentono di conciliare vita familiare e lavoro, superare la disparità retributiva e la discriminazione per maternità, insieme alle donne e agli uomini che vogliono contribuire al cambiamento per una vera equità, essenziale anche per contrastare la violenza di genere. Facciamo sentire la nostra voce, tutto su @diredonnaoggi.
Lo afferma l’on. Gianna Gancia, europarlamentare della Lega