IL FATTO
mentre il programma di vaccinazione è ancora in una fase iniziale, si pensa già a come superare l’emergenza: gli immunizzati possono togliere la mascherina?
Tutto è cominciato con le nuove regole che negli Stati Uniti sono state definite per permettere alle persone vaccinate di poter tornare ad attività fin qui precluse a causa dell’emergenza Covid. Le nuove linee guida, nero su bianco, prevedono espressamente che chi si è sottoposto a vaccinazione avrà la possibilità di far visita ad altre persone vaccinate (o comunque a “basso rischio”) senza indossare la mascherina e senza mantenere il distanziamento, inoltre potrà evitare la quarantena cautelare nel caso in cui abbia contatti con positivi al Covid.
Questo ha spinto, anche in Italia, a stimolare il dibattito sulle possibili aperture che dovranno essere concesse in casi analoghi.
L’immunologa Antonella Viola, una delle più assidue frequentatrici dei salotti televisivi, ha affermato: «Rivediamo le regole per chi si è vaccinato: basta tamponi e quarantena (a meno che non ci siano sintomi), libertà di spostamento tra regioni, possibilità di non usare la mascherina all’aria aperta, accesso a musei, bar, ristoranti e palestre». Che però attualmente non hanno ancora riaperto.
La professoressa Viola ha infatti spiegato: «Iniziamo a programmare quella che tra poche settimane diventerà un’esigenza, perché saranno proprio i vaccinati a poter rilanciare l’economia del Paese». A tutti gli effetti, sembra nascere una nuova categoria sociale dotata del lasciapassare per riprendere a vivere fuori dalle restrizioni. Così sta per essere deciso.
Antonella Viola fa leva sui dati fin qui raccolti: «È altamente improbabile che una persona vaccinata possa contagiare», anche se in realtà proprio questo resta un tema poco chiaro nel dibattito sull’emergenza. «Perché non permettere a chi ha completato il ciclo di vaccinazioni di riprendere una vita normale? L’Europa sta pensando a un passaporto vaccinale». Con una doppia valenza, aggiunge Viola: «Non sarebbe questa la migliore motivazione per spingere gli italiani ad aderire alla campagna di vaccinazione?».
Probabilmente sì, anche se le considerazioni da fare sono complesse. Immaginiamo i vaccinati “conclamati” circolare senza mascherina tra persone invece ancora costrette a indossarla: mostreranno preventivamente un tesserino speciale? Oppure avranno un distintivo? O esprimeranno ad alta voce il loro status per prevenire polemiche? Certo è che, da qualche parte, si dovrà pur ripartire e nessuno vorrebbe vivere una situazione così paradossale da rendere problematica la certificazione della vaccinazione più ancora di quella del contagio.