Di Claudio Piersanti
Nonostante siano passati 140 anni Tolstoj continua a ispirare le penne, o le tastiere, dei migliori scrittori. Claudio Piersanti, vincitore di numerosi premi per i suoi romanzi, tra cui il Premio Viareggio e il Premio Selezione Campiello, per esempio, ha deciso di tormentare il protagonista del suo romanzo con la figura del famigerato Vronskij, l’amante di Anna Karenina.
Giovanni, un tipografo, è sposato con Giulia. Sono una coppia comune, amante delle piccole cose, ancora innamorata dopo anni, o per lo meno così riteneva Giovanni, il quale un giorno si ritrova in una casa vuota, solo con un biglietto che dice “Perdonami, sono tanto stanca. Non mi cercare”. L’uomo, travolto da un’improvvisa solitudine, inizia a pensare a quei gesti che rendevano la loro relazione una poesia: la colazione al mattino, l’abbraccio in giardino, il bacio rubato prima di andare a lavoro e quello più passionale al rientro a casa. Attanagliato dai dubbi e dalla disperazione Giovanni va in cerca di risposte tra i libri di Giulia e la sua attenzione si ferma su Anna Karenina e su Vronskij, quell’amante maledetto e passionale che, secondo lui, gli ha portato via sua moglie.
Affranto e tormentato si fionda in tipografia per realizzare la più bella edizione di Anna Karenina mai vista, con la carta più pregiata e la copertina in pelle. Ma presto si rende conto che le cose non vanno come nei libri. Quando scopre i motivi della scomparsa di Giulia, Giovanni capisce che gli sono sfuggite molte cose e che l’unica cosa che si può fare è vivere senza paura.