Alla fine è mancato solo il successo assoluto, ma i piloti con pneumatici Michelin si
sono fatti onore ed hanno conquistato due dei tre gradini del podio.
Al 64° Rally Sanremo, andato in scena su due tappe venerdì 31 marzo e sabato 1 aprile, gli equipaggi Michelin hanno conquistato la seconda piazza con il neozelandese Hayden Paddon- Sebastian Marshall, Hyundai i 20, e la terza con Umberto Scandola-Guido D’Amore, Škoda Fabia R5, e sono stati gli unici a ottenere un successo in prova speciale in alternativa a Paolo Andreucci, mattatore della gara.
Paddon, pilota ufficiale della Hyundai nel mondiale rally, era al Sanremo in preparazione della prossima trasferta al Tour de Corse, in programma dal 6-9 al 9 aprile. “Gli asfalti e le prove del Sanremo sono molto simili a quelle che troveremo nell’isola napoleonica” ha affermato fin da subito il trentenne neozelandese e in quest’ottica non ha voluto forzare il ritmo oltre il limite, non prendendo il minimo rischio lungo tutti i 219 chilometri di prova speciale; dimostrandosi però un vero campione e uomo da battere quando ha voluto cambiare passo, come nella Mini Ronde di 33,60 km in notturna sul Passo Ghimbegna, una delle speciali più impegnative e affascinati dell’intero Campionato Italiano Rally. In quella prova Paddon ha siglato il miglior tempo assoluto. Grande gara anche per Umberto Scandola affiancato da Guido d’Amore, partito subito con il piede giusto, vincitore della seconda prova speciale della prima giornata, la Monte Bignone, prima di incappare in una foratura dovuta a un masso trovato in traiettoria che ha fatto perdere tempo al
pilota veronese che si è trovato quindi nella necessità di non correre più rischi per evitare possibili errori e cercare di raccogliere più punti possibile in vista di un Campionato Italiano Rally ancora molto lungo e impegnativo.
Sfortunato Simone Campedelli con Pietro Elia Ometto alle note. Il pilota della Fiesta R5
BRC ha iniziato la gara con la solita velocità e attenzione, chiudendo la prima tornata di quattro speciali sulle prove di venerdì in quarta posizione assoluta a soli 10”9 dal primato, preparandosi al grande attacco nella Mini Ronde notturna. Al 23° chilometro della Mini Ronde, un’incomprensione fra il pilota e navigatore ha fatto volare fuori strada la Fiesta del cesenate, che non cerca scuse per il suo errore commentando: “Non ho capito la nota che Pietro mi ha letto tempestivamente ed ho sbagliato, entrando in una curva a destra lenta a una velocità alla quale era praticamente impossibile svoltare.” Sesta piazza assoluta per Ivan Ferrarotti-Gaetano Caputo, Ford Fiesta R5, che hanno compiuto quest’anno il grande salto dalle due alle quattro ruote motrici. Il portacolori della Movisport è stato vittima di una foratura nella speciale del Monte Bignone, che ha fatto precipitare l’emiliano dall’ottava posizione che occupava in quel momento sino alla 22a dopo la prova. Nella lunga Mini Ronde Ferrarotti iniziava una decisa rimonta che lo portava a chiudere la prima tappa in settima posizione assoluta, compiendo un passo avanti nella successiva tappa del sabato. Ancora una volta poco fortunata, ma ricca di determinazione, la gara di Andrea Nucita-Marco Vozzo, caratterizzata da un’uscita di strada nel corso della seconda prova speciale del venerdì, in un punto in cui, sfortunatamente, non erano presenti spettatori che potessero dare una spinta
alla Škoda Fabia R5 del ventisettenne siciliano. Rientrato in gara sabato mattina, il pilota della DP Autosport è stato vittima di una foratura sul Colle Ginestro, ma ha dimostrato tutto il suo valore nell’ultima prova della gara, il ripassaggio della Ginestro-Colle d’Oggia sotto un autentico diluvio, quando ha siglato il miglior tempo assoluto prestazione che ha permesso a Nucita-Vozzo di chiudere la sessione in quarta piazza assoluta.
Michelin è stata assoluta protagonista della categoria RGT nella quale detiene il monopolio dei pneumatici che “calzano” le tre 124 Abarth di Andolfi-Menchini, Riolo-Rappa e dei francesi Gache-Belhacene, oltre alla Porsche 997 del gentleman driver Alberto Sassi affiancato da Gabriele Romei. Successo del giovane savonese Fabrizio Andolfi Jr che ha terminato la gara in settima posizione assoluta, sfoderando classe e carattere da campione che gli hanno permesso di recuperare il tempo perso in una lieve toccata nelle prove di sabato mattina, chiudendo il rally con una sorprendente quinta prestazione assoluta nell’ultima prova, la bagnatissima Ginestro-Colle d’Oggia, risultato che ha ancor più significato se si considera che la 124 Abarth dispone di due sole ruote motrici. Alle spalle di Andolfi-Menchini finiscono i francesi Philippe Gache-Matthieu Belhacene, presenti in Italia per una gara spot, senza particolari obiettivi di risultato ma di divertimento e test in vista di un possibile uso della vettura dello “scorpione” nelle gare transalpine, risultato pienamente raggiunto grazie alla nona piazza assoluta conquistata. Ritiro in vista del traguardo per uscita di strada della Porsche 997 di Alberto Sassi-Gabriele Romei, che a una prova dal termine occupavano la 22a posizione assoluta, mentre Totò Riolo-Gianfrancesco Rappa si sono fermati venerdì sera nel corso della Mini Ronde.
Michelin ha dato un tocco di internazionalità al 64° Rallye Sanremo fornendo i penumatici anche alla seconda Hyundai i20 R5 ufficiale, quella del coreano Lim Chewon affiancato dal belga Martijn Wydaeghe, che viaggiavano fra i primi dieci della classifica assoluta, prima di fermarsi nella Mini Ronde notturna. Numerosi i successi Michelin anche fra le classi minori delle quali ha praticamente monopolizzato gli schieramenti di partenza. Dirk Schram e Sergio Morabito hanno vinto la Classe R3C con la loro Clio; a Roberto Annovi-Giampaolo Rolandi la Classe N3 con la Clio RS; Gabriele Lanza-Francesco Zambelli, Peugeot 2106 Rallye, fanno loro la Classe N2; Matteo e Giuliano Baixin conquistano la Classe A0 con la Fiat Seicento Sporting.
Il prossimo appuntamento con il Campionato Italiano Rally è alla Targa Florio a Palermo dal 21 al 23 aprile.
c.s.