All’età di settantacinque anni Roberto Mensa ha conseguito ben otto lauree. Il saluzzese, una volta terminato il percorso lavorativo, con i figli ormai grandi, ha riaperto quell’armadio fatto di sogni legati al mondo del sapere. Dopo la prima laurea, conseguita in giovane età, nel 2007 ha ripreso gli studi. Ha così approfondito materie diverse, passando alla Giurisprudenza e all’Economia politica, aggiungendo una laurea specialistica in Scienze dell’Amministrazione e una magistrale in Scienze del governo, discutendo una tesi sulle Agromafie. Nel 2017 in seguito agli studi sull’Antropologia, è arrivata la settima conquista, dedicata ai “Santi del popolo in valle Varaita”. L’ultima laurea è giunta poche settimane fa, laurea in Scienze della comunicazione, con una tesi sui modelli di sviluppo dell’editoria. «Durante la mia professione, non avevo il tempo necessario, né le energie per studiare in modo sistematico. L’apprendimento avveniva con l’osservazione dei fatti che succedevano, stando vicino a persone di qualità con esperienze significative. In questo senso è una fortuna avere operato a fianco di persone di livello come Marco Rivetti del Gft di Torino, di Franco Miroglio del Gruppo Tessile Miroglio e Giuseppe Stefanel della Stefanel di Treviso». Tra il mare di aneddoti che hanno contraddistinto questi anni dedicati allo studio, Mensa racconta che il più divertente è stato «essere scambiato dagli altri studenti, nel primo incontro, per il docente del corso. Egualmente, nel periodo successivo mi sono sentito osservato con curiosità, ma in senso positivo. È stato un percorso, sicuramente impegnativo che ho portato avanti insieme a tutte le altre incombenze di cui dovevo comunque occuparmi».