I militari erano sulle sue tracce dal 2 aprile scorso, quando aveva svaligiato la Bcc di Cherasco a Saluzzo
Giovedì 15 maggio – 13.30
I militari della Compagnia carabinieri di Saluzzo, erano sulle sue tracce da tempo, sin dal 2 aprile scorso, quando intorno alle 13, uno sconosciuto, armato di pistola, aveva perpetrato la rapina alla filiale saluzzese di Piazza Cavour della Banca di Credito Cooperativo di Cherasco.
Il malvivente di mezza età, a volto scoperto travisato solo da un paio di occhiali scuri, aveva una forte somiglianza con una “vecchia conoscenza” locale, specializzato in rapine. I carabinieri hanno subito cercato il sospettato presso la sua abitazione sita in un comune saluzzese, dove aveva eletto domicilio all’ultima scarcerazione avvenuta nel 2009.
Il non averlo rintracciato ne aumentava i sospetti, tanto che i militari iniziavano una serie di attività investigative tecniche e tradizionali, condivise dall’Autorità Giudiziaria di Cuneo, volte al suo rintraccio. L’assidua, costante e determinata ricerca portata a vanti dai militari saluzzesi, resa ancora più difficoltosa a causa della scaltrezza del sospettato (aveva interrotto i contatti con i familiari verosimilmente alloggiando quasi ogni notte in luoghi differenti), ha dato risultati a distanza di venti giorni, quando l’uomo commetteva la leggerezza, fatale, di contattare un conoscente a Pinerolo.
I militari saluzzesi, dopo aver circoscritto l’area del probabile transito, hanno individuato F.P. 63enne in un quartiere periferico di Pinerolo. Alla vista dei militari in abiti civili, alcuni anche conosciuti per pregresse “esperienze”, non opponeva resistenza ma si faceva ammanettare non senza ammettere “sportivamente” la valenza dei carabinieri di Saluzzo per la rapidità e la bravura dimostrata in occasione della sua cattura.
L’uomo è stato quindi sottoposto a fermo di indiziato di delitto ed associato al carcere torinese “Lo Russo/Cotugno” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Torino e Cuneo. Il GIP del Tribunale di Cuneo, su richiesta dell’Autorità Giudiziaria del capoluogo provinciale, in data 13 maggio successivo, confermava ed applicava a F.P. la misura della custodia in carcere che veniva tempestivamente notificata nella stessa giornata dai carabinieri saluzzesi.
Redazione