Anche l’Albo d’Onore degli Uomini di Mondo, Associazione nata nel 1998 prendendo spunto da una frase pronunciata dall’attore napoletano Antonio de Curtis in arte Totò in numerosi suoi film: “Sono un uomo di mondo, ho fatto il militare a Cuneo”, e che riunisce tutte le persone che anche per un solo giorno hanno prestato servizio militare o civile nella nostra Provincia, rende omaggio a Napoleone Bonaparte, uno dei suoi tesserati più famosi che ha costruito, sia militarmente che diplomaticamente, la sua fulgida carriera proprio nella nostra Provincia, a duecento anni dalla sua scomparsa avvenuta sull’isola di Sant’Elena il 5 Maggio del 1821. Al pari di altri noti personaggi del passato come Annibale Barca, Giulio Cesare, Giuseppe Garibaldi, è stato oggetto negli anni di adunate nazionali proprio per aver dato lustro all’associazione cuneese che vanta ormai più di 15.000 iscritti. Il 2 giugno del 2009, l’attuale presidente Danilo Paparelli (foto sotto a destra), in delegazione da Cuneo, ha portato a Parigi, presso la Dôme des Invalides, la tessera a lui dedicata e, non potendola consegnare personalmente, l’ha depositata adiacente al sarcofago che ne contiene le spoglie. Il Presidente insieme al direttivo composto da Domenico Giraudo, Antonio Santullo, Ezio Cavallo, Alessandro Gardelli con Flavio Russo e Francesca Quaranta, oltre a commemorare Napoleone, dà appuntamento a tutti i tesserati e simpatizzanti degli Uomini di Mondo nei prossimi mesi con la speranza, pandemia permettendo, di ritornare ai tradizionali appuntamenti che hanno portato l’Associazione e la città
di Cuneo alla ribalta internazionale.
5 Maggio 2021
Tu sei. E al buon Manzoni
che ti cantò defunto,
per fifa dei cannoni
tutto tremante e smunto,
adesso gliela diamo
la sentenza dei posteri.
Certo, perché noi siamo
pronti a pagare imposte,
riempirci di pastiglie,
drogarci, sproloquiare,
abbandonar le figlie
a chi le vuol pigliare;
la società è sfasciata,
il lavorare è un hobby,
l’acqua va depurata,
l’aria si chiama smog;
possiam persino crederci
liberi di votare,
o l’un con l’altro ucciderci
per non saper che fare;
tutto è profonda noia,
e la virtù si regge
su di una paranoia:
l’immunità di gregge!
Pecore ci hanno fatto
gli ingegni del pc:
ci spiano nel letto,
a scuola, sul wc!
E ogni signor nessuno
ci tiene a far sapere
se ne ha mollato uno
o si è rimesso a bere.
Ma senza una bandiera
tinta di umanità
questa ti pare
vera vita di liberta?
Napoleone mio,
non ne possiamo più.
Parlane col Buon Dio,
tornatene quaggiù
tra gli Uomini di Mondo.
E da Cherasco a Cuneo
Rifiorirà il ricordo
di imprese che nessuno
compì dopo di te.
E sia il 5 Maggio
festa di chi non teme
la sfida del coraggio!
Flavio Russo