Anche sotto il Monte Bracco si dà l’addio ai cassonetti della spazzatura in strada. Infatti, Rifreddo dal prossimo anno passerà al sistema di raccolta “Porta a porta” per la raccolta dei rifiuti.
Una decisione presa in questi giorni dall’Amministrazione comunale ed immediatamente comunicata al consorzio SEA (Servizi Ecologia e Ambiente) affinché ne tenga conto nella predisposizione del nuovo bando per l’appalto del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti previsto per il prossimo mese di luglio. “Abbiamo – ci spiega il sindaco Cesare Cavallo – valutato attentamente le proposte economiche arrivate dal Consorzio e ci siamo resi conto che da questo punto di vista non c’è molta differenza tra continuare a raccogliere i rifiuti attraverso i cassonetti stradali e farlo col sistema del Porta a porta. Infatti se col primo metodo si risparmia una decina di migliaia di euro rispetto al secondo sulla raccolta la stessa cifra e necessaria per i maggiori costi dello smaltimento dei rifiuti meno differenziati raccolti attraverso i cassonetti”. Il che equivale a dire che dal punto di vista economico i due sistemi si equivalgono ma anche che la collettività rifreddese potrà godere a parità di costi dei vantaggi legati all’eliminazione dei cassonetti dalle strade e soprattutto che contribuirà a migliorare l’ambiente in cui viviamo. Non sono però solo ragioni economiche ed ideali quelle che hanno fatto si che gli amministratori rifreddesi abbiano preso la decisione di passare al Porta a porta.
“Hanno pesato sulla nostra decisione – aggiunge il primo cittadino – anche il nuovo piano regionale rifiuti, il prospettarsi di sanzioni economiche e penali per chi non raggiunge determinati livelli di raccolta differenziata e la constatazione che se non passassimo al porta a porta a Rifreddo arriverebbero ancora più rifiuti di quelli che già adesso alcuni residenti dei paesi vicini abbandonano nei pressi dei nostri cassonetti”. Per ciò che consta le tempistiche del passaggio al nuovo sistema ad oggi la data più probabile pare essere quella dell’inizio 2018. Questo da un lato perché occorre il tempo per prepararsi logisticamente e dall’altro perché le operazioni di aggiudicazione di un appalto di rilevanza economica non indifferente come quello che nei prossimi mesi andrà a svolgere il consorzio SEA potrebbero portare a più di una difficoltà.