Vivere un’esperienza internazionale pur rimanendo nel proprio Comune di residenza a causa delle limitazioni della pandemia? Si può. E non si tratta solo di una possibilità, ma di una una vera e propria opportunità per crescere come persone e come cittadini consapevoli del proprio ruolo nella società civile.
In un momento in cui abbiamo dovuto temporaneamente accantonare la possibilità di viaggiare oltre confine, è però possibile vivere un’esperienza di viaggio virtuale attraverso le diverse culture del mondo aprendo la propria porta di casa per accogliere uno studente straniero.
Grazie ai programmi sviluppati da Intercultura, Associazione di volontariato operativa in 160 città italiane, ogni anno centinaia di adolescenti provenienti da 60 nazioni diverse vengono accolti nel nostro Paese da una famiglia e frequentano le nostre scuole per un periodo che può variare dall’intero anno scolastico, ai 6, 3, 2 mesi.
Nonostante il dilagare della pandemia, nel rispetto delle norme di sicurezza il programma è riuscito andare avanti anche negli ultimi mesi, con l’arrivo di circa 200 ragazzi che, insieme alle loro famiglie ospitanti, hanno contribuito a mantenere vive queste importanti esperienze di cui beneficia l’intera comunità locale.
Tra questi vi è anche Felix dalla Danimarca arrivato a novembre a Mondovì, dove rimarrà fino a luglio, frequentando il Cigna.
I volontari di Intercultura della Provincia saranno protagonisti dell’incontro online organizzato per 3 maggio alle ore 20,45 per rispondere a tutte le domande di chi desidera a sua volta diventare una famiglia ospitante.
Ora, auspicando un miglioramento progressivo della situazione sanitaria, è in corso la selezione delle nuove famiglie, che accoglieranno gli studenti in arrivo a partire da settembre 2021. Quali caratteristiche deve avere la famiglia ospitante, come funziona l’inserimento a scuola? Di quali spese e responsabilità ci si deve far carico? Che cosa succede se non si va d’accordo? Domande comprensibili e legittime che si sono poste le circa 28.000 famiglie che in 65 anni hanno ospitato uno studente con Intercultura.
Nel corso dell’incontro, anche attraverso le testimonianze dei ragazzi stranieri e di alcune famiglie ospitanti, si cercherà di dare risposta a queste domande. Ma soprattutto sarà illustrato il “percorso a tre” attraverso il quale viene guidato chi desidera vivere questa esperienza di incontro internazionale.
Gli attori di questo percorso sono la famiglia e la scuola ospitanti e i volontari locali che seguono passo passo l’esperienza dello studente e di chi lo ospita: dalle pratiche burocratiche e scolastiche e un vero e proprio percorso di formazione e assistenza atto a ottimizzare i benefici dell’esperienza di ospitalità. Alle scuole, in particolare, Intercultura offre la possibilità di partecipare a seminari di formazione dedicati all’accoglienza di uno studente straniero in classe e laboratori didattici sia in presenza che online.
Spiega Sarah, Responsabile Ospitalità del Centro Locale di Cuneo: “Per famiglie e scuole ospitanti lo scopo dell’accoglienza non è di trasformare un giovane straniero in un italiano, ma di scoprirsi insieme diversi, come persone e come portatori di altre storie e tradizioni culturali. Dalla convivenza può nascere l’affetto, che aiuta a superare le difficoltà e le incomprensioni. Alla fine del periodo trascorso insieme, famiglie italiane e studenti stranieri dicono spesso di aver scoperto di sé aspetti, limiti e risorse di cui prima non erano consapevoli e di aver compreso che vivere da cittadini del mondo è un’arte non banale, verso cui hanno cominciato a muovere i primi passi”.
Per chi fosse interessato ad avere maggiori informazioni sulla possibilità di accogliere uno studente straniero nella provincia CUNEO. può contattare il responsabile dei programmi di ospitalità Sarah Lavazza 349.1663226 oppure visitare il sito.
c.s.