Il Consiglio provinciale, presieduto dal presidente Federico Borgna, ha approvato mercoledì mattina 26 aprile lo schema di rendiconto di gestione 2016 che ora sarà sottoposto al voto dell’Assemblea dei sindaci, già convocata per lunedì 8 maggio.
Su un bilancio che pareggia a 277.653.833 euro, il risultato di gestione è di 18.215.155 euro, ma buona parte della cifra è già impegnata in opere pubbliche e lavori stradali appaltati.
“Circa 13 milioni di euro sono per lavori stradali in corso – ha spiegato il consigliere provinciale delegato, Marco Perosino – e altri milioni sono vincolati sulle vecchie funzioni, ora passate alla Regione. Quindi, a conti fatti, il vero avanzo di gestione della Provincia si aggira su 4 milioni di euro, di cui 2,6 milioni per lavori di manutenzione nelle scuole e il resto per le strade”.
I margini di manovra della Provincia sono, quindi, molto limitati e – come è stato ricordato durante il Consiglio – l’ente deve tornare a svolgere un ruolo di programmazione per il territorio e non solo a gestire, come accade oggi, l’emergenza.
Il presidente Borgna ha ricordato il recente crollo del viadotto Anas della tangenziale di Fossano, collassato su una strada provinciale: “Al di là del dibattito sulle cause del crollo preoccupano le condizioni delle infrastrutture provinciali che, se non godranno di una manutenzione adeguata, in breve tempo potrebbero trovarsi nella stessa situazione. La manutenzione è un sistema strategico per il Paese e la Provincia presenterà un documento per chiedere fondi da destinare alla manutenzione su tutte le infrastrutture di cui è competente, comprese le scuole”.
E su questo tema è proseguito il dibattito in Consiglio provinciale. Il consigliere Claudio Ambrogio ha proposto di redigere una mappatura chiara della situazione stradale. Milva Rinaudo, che si è astenuta dalla votazione sul bilancio per il ritardo con cui sono stati consegnati i documenti contabili, ha chiesto una chiara assunzione di responsabilità da parte di chi dovrà decidere. Per Perosino la Provincia ha il compito di mettere a posto l’esistente e di costruire nuove opere, ma soprattutto ha bisogno di essere messa in condizione di lavorare. E la strada è molto semplice: “Basterebbe – ha detto Perosino – che lo Stato ci lasciasse i soldi delle tasse che ogni anno i cittadini cuneesi pagano alla Provincia per i servizi (circa 45 milioni di entrate) senza espropriarceli (circa 22 milioni vanno a Roma). Non vogliamo soldi da nessuno, è sufficiente che ci lascino le nostre risorse”. Sulla gravità del problema “manutenzione” delle infrastrutture si sono espressi anche i consiglieri Roberto Passone e Giorgio Lerda, mentre Rocco Pulitanò ha aggiunto la problematica dei trasporti speciali che ogni giorno viaggiano su strade provinciali non adeguate.
In conclusione, il vice presidente Flavio Manavella ha annunciato un documento sottoscritto da tutti i consiglieri provinciali con il quale si denuncia la situazione della mancata manutenzione. “La Provincia di Cuneo – ha ribadito Manavella – ha approvato il bilancio, ma non è più in condizioni di fare quello che deve fare. Chiediamo un ruolo diverso, passando da una situazione di continua emergenza ad una nuova fase di programmazione per il futuro. Metteteci nelle condizioni di farlo”.
c.s.