Abbiamo depositato interrogazione al Ministro dell’Interno in merito alla notizia riportata sui principali quotidiani locali secondo cui nella bozza di riordino della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni diffusa dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza in Piemonte sarebbe previsto solo il mantenimento degli uffici di Torino e Novara con la conseguente chiusura del dipartimento di Cuneo.
Più in generale tale bozza prevederebbe il mantenimento di un solo Ufficio nei Capoluoghi di Regione e la chiusura di circa 50 Sezioni Provinciali (dalle 80 attuali) con il conseguente quasi dimezzamento dell’organico.
E’ noto come il personale della Polizia Postale sia altamente specializzato ed ii suoi compiti spazino dalla lotta ai reati informatici e telematici, al contrasto alla pedopornografia e del terrorismo, nonché a fronteggiare lo spregevole fenomeno dello sfruttamento della prostituzione, materie queste assegnate in via prioritaria per legge, e per taluni aspetti di competenza esclusiva, a questa Specialità della Polizia di Stato.
Inoltre proprio la sua presenza capillare sul territorio, attraverso una ramificazione provinciale, è risultata essere in questi anni un modello vincente, consentendo di conseguire numerosi risultati positivi, riconosciuti sia a livello nazionale che internazionale, nei confronti di una dilagante criminalità.
La chiusura del dipartimento di Cuneo è inaccettabile poiché è evidente come il taglio di uffici e di personale della Polizia Postale si riverbererà sicuramente sulla sicurezza dei cittadini.
Abbiamo chiesto quindi al Ministro se condivida tali scelte e se intenda prendere provvedimenti per modificare la bozza di riordino degli uffici della Polizia Postale diffusa dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Vigileremo sulla questione e faremo di tutto per salvare il dipartimento cuneese.
Fabiana Dadone – deputata M5S
Mauro Campo – consigliere regionale M5S
Manuele Isoardi – candidato Sindaco M5S per Cuneo