Nuovo presidente per Apro Formazione. Nei giorni scorsi, nell’ambito della conferenza dei capigruppo del Consiglio Comunale di Alba, è stata ufficializzata la nomina del commercialista e revisore dei conti Paolo Zoccola come nuovo presidente dell’importante scuola di strada Castelgherlone.
Zoccola, che assumerà ufficialmente l’incarico solo nei prossimi giorni, è stato designato dalla maggioranza guidata dal sindaco Carlo Bo in sostituzione di Gionni Marengo, dimessosi di recente per l’incompatibilità esistente tra la sua carica di consigliere comunale e quella di presidente di Apro, società partecipata dal Comune stesso. IDEA ha intervistato il nuovo presidente.
Zoccola, cosa l’ha spinta a candidarsi per assumere la presidenza di Apro?
«Per rispondere alla sua domanda con compiutezza ritengo opportuno parlarle del rapporto che ha sempre avuto con la mia famiglia don Giovanni Battista Gianolio, sacerdote operoso e operativo, fondatore dell’importante realtà formativa albese. Don Gianolio è stato infatti amico fraterno di mio suocero, il quale ha collaborato proprio per la nascita dell’Inapli, la scuola di formazione professionale da cui si è poi sviluppata Apro. Erano legati da una profonda amicizia; un legame che è durato nel tempo tanto che anche io ho avuto la fortuna di conoscerlo. Mia moglie, peraltro, si chiama Emanuela proprio su consiglio di don Gianolio».
Dunque, le è venuto quasi spontaneo presentare la sua candidatura…
«Agli inizi della mia carriera professionale, Apro Formazione, allora Inapli, come si diceva prima, si affacciò nella mia vita lavorativa a seguito di una proposta di collaborazione giuntami proprio dal suo fondatore, ma il tempo assorbito dalla professione e dagli impegni di studio indirizzarono diversamente il mio percorso. Nelle scorse settimane, la pubblicazione del bando comunale per la raccolta delle candidature al ruolo di consigliere del Cda di Apro Formazione (ruolo che come da statuto della scuola, quando espresso dal Comune, coincide con quello di presidente, nda), ha suscitato in me un interesse da perseguire. Un interesse a favore del quale posso mettere a disposizione le esperienze che ho maturato in ambito professionale e amministrativo, oltre a quel legame profondo che ho fortunatamente potuto stringere con il fondatore, don Gianolio. Ovviamente, la mia era una delle diverse candidature presentate: sono pertanto molto grato per la fiducia accordatami».
La sua opinione su Apro?
«Apro ha una lunga storia alle spalle: nasce nel 1958 per una felice intuizione di don Gianolio, con l’obiettivo di formare professionalmente i giovani a lavorare in azienda; il cammino di crescita non è sempre stato facile, ma oggi si può dire con serenità che Apro viva un bel presente e abbia ottime prospettive. Anno dopo anno, l’offerta si è diversificata, rivolgendosi a una sempre più ampia platea di soggetti. In questo modo, la scuola di formazione è divenuta un autentico punto di riferimento per il sistema produttivo e imprenditoriale e, in generale, per il mondo del lavoro».
Quali obiettivi deve perseguire la scuola?
«Il mondo produttivo richiede sempre più competenze specifiche e in Apro è possibile crearle nei giovani; al contempo, la scuola segue le persone nel loro percorso di vita lavorativa tramite l’offerta di riqualificazione e ricollocazione nel mondo produttivo. La formazione legata alla tecnologia offre opportunità di occupazione straordinarie. Nel nostro territorio, poi, le aziende hanno bisogno di “know-how” tecnico: il settore della meccanica è strategico. Detto questo, Apro Formazione è anche molto altro».
Quali princìpi guideranno la sua presidenza?
«Per me Apro è sinonimo di realtà che sa mettere le persone al centro: questo perché ritengo che il pensiero del fondatore, don Gianolio, fosse formare lavorativamente e non solo. I percorsi formativi sono cambiati nel tempo, ma mantenendo immutata la mission iniziale. La mia esperienza come commercialista, revisore dei conti e amministratore pubblico costituirà un bagaglio professionale utile; con umiltà e spirito di servizio, mi affaccerò al nuovo ruolo, lavorando in sinergia con i componenti del Consiglio di Amministrazione, il Direttore Generale e tutti i collaboratori. Ringrazio il sindaco di Alba Carlo Bo e i capigruppo consiliari per la fiducia accordatami. Le mie prime azioni da presidente saranno di ascolto e conoscenza: delle persone, dei programmi, di una realtà preziosa che avrò l’onore e l’onere di guidare con l’impegno, la responsabilità e la concretezza che da sempre metto in campo».