Inaugurato nei giorni scorsi, nel Tempio dell’Enoturista del WiMu di Barolo, il “Racconto infinito” di Barolo Città Italiana del Vino 2021. Con una cerimonia semplice, il Comune di Barolo ha dato ufficialmente il via al programma di momenti ed eventi che caratterizzeranno il borgo di Langa che si è aggiudicato il primo riconoscimento ideato e promosso dall’Associazione Nazionale Città del Vino (di cui Barolo è socio fondatore), patrocinato dal Mipaaf, avendo avuto la meglio su altre sei città candidate. A fare gli onori di casa, il direttore del Comitato Scientifico della Barolo&Castles Foundation, Tiziano Gaia.
«Quando l’Associazione Nazionale Città del Vino ha promosso questo primo concorso abbiamo pensato che, come soci fondatori, non potessimo sottrarci al confronto e abbiamo deciso di concorrere con una nostra candidatura e con spirito di intraprendenza e voglia di ripartire dopo la prima ondata della pandemia», ha spiegato il sindaco di Barolo, Renata Bianco, ringraziando tutti i partner istituzionali e privati, «Confidiamo che questa ripartenza sia quella definitiva; inauguriamo Barolo Città Italiana del Vino 2021 dando un grande segnale di ottimismo e condivisione di una nuova e dinamica stagione di eventi, cultura e turismo».
Per il presidente della Barolo&Castles Foundation, Claudio Bogetti, «c’è l’orgoglio di essere il braccio operativo di questa nuova avventura e di poter contribuire così alla ripartenza dell’economia turistica del territorio. Siamo a disposizione del Comune per far sì che questo evento sia un rilancio per tutti e coinvolgeremo i nostri castelli, da Barolo a Roddi, Magliano Alfieri e Serralunga. Il vino è armonia, paesaggio e convivialità e, grazie a un comparto turistico fatto di operatori e ristoratori di altissimo livello, sapremo proporre una nuova stagione di successi».
Presenti alla cerimonia il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa. Tra i saluti anche quelli dei senatori del territorio, Marco Perosino e Mino Taricco, del presidente dell’Unione dei Comuni di Langa del Barolo, Roberto Passone, il presidente di Confindustria Cuneo Mauro Gola, la Fondazione Crc con Francesco Bertello, il presidente dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero Luigi Barbero e ancora il presidente di Banca d’Alba Tino Cornaglia, il presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani Matteo Ascheri e il product manager di Raspini Salumi, Alessio Ottaviano, i tre sponsor di Barolo Città Italiana del Vino 2021.
«Il programma di eventi di Barolo è un esempio da imitare», ha concluso il presidente nazionale dell’Associazione Città del Vino, Floriano Zambon.
È stata anche inaugurata l’esposizione temporanea “Vigna magica a Barolo” ospitata nella sala degli Stemmi del Castello Falletti, lungo il percorso del Museo del Vino. La sala ospiterà per tutto il 2021 due preziose testimonianze della civiltà contadina, frutto di una collaborazione con il Comune di Vesime, valorizzate dallo studio del professor Piercarlo Grimaldi. Tutti i dettagli su: www.barolo-piemonte2021.it
«Un’opportunità per ridare slancio al nostro turismo»
Inaugurato il ricco calendario di eventi previsti nell’ambito di Barolo Città Italiana del Vino 2021