«Sono arrivato alla conclusione di un lungo percorso lavorativo, iniziato proprio all’Aso di Cuneo nel 1997, proseguito all’Asl Cn1, quindi presso l’Asl Genova 3 per concludersi con il mio ritorno all’Azienda ospedaliera cuneese, dal 2015 ad oggi». Ricostruisce così la sua proficua carriera nella Sanità pubblica Corrado Bedogni, il quale martedì primo giugno ha raggiunto il traguardo della pensione. «Sono stati anni importanti dal punto di vista professionale e umano, momenti pieni di soddisfazioni, ma anche di difficoltà», prosegue il piemontese d’adozione che ha fatto della Granda e di Savigliano in particolare la propria casa. «Sono orgoglioso di essere riuscito a lavorare in questa azienda ospedaliera, che si è dimostrata capace di rispondere in maniera importante all’epidemia, grazie al sacrificio di tutti gli operatori». Proprio sull’emergenza sanitaria Bedogni fa un ultima considerazione da addetto ai lavori: «Ci sono segnali confortanti per i prossimi mesi, ma occorre non abbassare la guardia, mantenere alto il livello di precauzioni adottate e proseguire nella campagna vaccinale. Lo sforzo per arrivare a immunizzare la popolazione sta andando avanti bene. Dovremo continuare così. Anzi “dovranno continuare”: i medici, gli infermieri e i dirigenti che ogni giorno sono in prima linea contro il Covid».