In classe si impara la democrazia grazie ai preziosi insegnamenti di Sabino Cassese

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Esperienza arricchente e ricca di spunti di riflessione per l’Istituto di Istruzione Superiore Cravetta-Marconi di Savigliano che, nell’ambito del progetto “Adotta uno scrittore” del Salone Internazionale del Libro di Torino, ha accolto il costituzionalista Sabino Cassese (sotto la notizia pubblicata sul giornalino scolastico). Un gruppo eterogeneo di alunni delle classi quarte e alcuni docenti di Lettere e Diritto hanno incontrato l’accademico, giudice emerito della Consulta Costituzionale e massimo esperto di Pubblica Amministrazione in Italia. Cassese ha lasciato nella scuola l’onda lunga della “democrazia”, parola che l’ex ministro della Funzione Pub­blica dallo sterminato curriculum vi­tae ha scelto di condividere con studenti e professori nelle ore in cui si sono confrontati. Parola declinata nelle sue diverse sfaccettature, “diretta”, “illiberale”, “al tem­po di Internet”, mentre si ripercorrevano la storia delle istituzioni e l’evoluzione del sistema politico italiano. Gli studenti hanno posto domande che li riguardano da vicino, sul diritto di voto ai sedicenni, sulla mancanza di una ben definita politica scolastica, sulla partecipazione politica attiva dei “millennial”. Ma l’editorialista ha risposto anche su temi personali e di attualità. Nell’ultima riunione si sono approfondite la comprensione e l’analisi delle 109 pagine del libro più recente scritto dal professore campano, “Una volta il futuro era migliore. Lezioni per invertire la rotta”, pubblicato da Solferino nel febbraio scorso. Il pamphlet, dal titolo icastico, è strutturato in tre parti: nella prima sono elencate con ottimismo le conquiste a cui il nostro Paese è pervenuto nei campi tecnologico, economico e democratico; nella seconda sono delineate le ombre che aleggiano sulla società; nella terza si ribadisce, in merito al futuro, l’importanza dell’istruzione: «Innanzitutto studiare: dall’istruzione dipende non solo l’avvenire di ciascuno di noi, ma anche il progresso civile». E certamente il “Cravetta-Marconi” ha colto l’opportunità, con Cassese, di progredire e svolgere al meglio la sua funzione. E spera di incontrarlo nell’ottobre prossimo tra gli stand del Salone a Torino.