Un’aria salubre che accarezza prati e pascoli densi di colori e di sapori autentici. Tutt’intorno rocce silenziose che toccano il cielo, profumo di natura e di biodiversità. Uno spazio straordinario dove storia, tradizione e paesaggio si intrecciano e si sovrappongono e dove la maestria di mani esperte dà vita a produzioni enogastronomiche di pregio. Nelle Alpi di Cuneo sono tanti i luoghi legati alla cultura casearia di qualità, premiata negli ultimi anni da certificazioni locali e internazionali. Strade, sentieri e mulattiere, allora, si trasformano in un caleidoscopico mezzo immersivo capace di entrare sottopelle e di svelare angoli reconditi di territorio, custodi di storie, sacrifici e segreti. Come in alta Valle Tanaro, ad esempio, muovendosi alle spalle degli abitati di Garessio, Ormea e Briga Alta alla scoperta dei luoghi di produzione dell’Ormea o del Raschera Dop, con quest’ultimo diffuso parimenti nelle vallate monregalesi più selvagge, là dove la Valle Corsaglia abbraccia la Maudagna e dà origine all’omonimo Lago Raschera. In Valle Casotto, poi, percorrendo gli itinerari che si snodano attorno al Borgo dei formaggi di Valcasotto e accarezzano la limitrofa residenza reale o in Valle Grana, ovviamente, arrampicandosi verso l’alto fino ad incontrare i pascoli del Castelmagno Dop, da molti considerato il Re dei Formaggi. In Valle Maira, ancora, alla scoperta della Toma di Elva lasciandosi inebriare da un ambiente eterogeneo e incontaminato o tra Valle Varaita e Valle Po, infine, per scoprire il Toumin dal Mel (Presidio Slow Food) o la Toma d’Martiniana. Non solo formaggi, però, tra le braccia delle vallate cuneesi. Perché analoghe vibrazioni di gusto si possono avvertire visitando la Valle Stura alla scoperta dei luoghi di crescita e di pascolo dell’Agnello Sambucano Presidio Slow Food, vagando nelle Vallate Monregalesi alla scoperta delle omonime Paste di Meliga (di nuovo Presidio Slow Food) o passeggiando sui versanti assolati di Caprauna per scorgere le piantagioni terrazzate dell’omonima Rapa, ancora una volta tutelata da un Presidio Slow Food. Senza dimenticare, in conclusione, l’avvincente mondo della castanicoltura che avvolge ancora oggi gran parte dei territori di bassa montagna. Perché il castagno ha rappresentato per molti un compagno di vita da cui dipendere e a cui affidarsi nei momenti del bisogno. Salumi di qualità, carne bovina di razza piemontese, frutta e ortaggi km “0”, ma anche miele e dolci. Tutto questo e molto altro per celebrare con gusto le Alpi di Cuneo.
Passeggiando sui sentieri del gusto
Strade, sentieri e mulattiere, si trasformano in un caleidoscopico mezzo immersivo capace di svelare angoli reconditi di territorio...