Conferenza di Luigi Botta con Maria Fernanda Sacco, Giovanni Vanzetti, Matteo Marolla
Lunedì 19 maggio – 16.15
I presupposti per un interesse sovranazionale c’erano tutti: la conferenza di Luigi Botta sull’argomento «Sacco & Vanzetti: novant’anni dopo» si mostrava come una valida ed importante occasione per fare il punto sul caso dei due italiani condannati alla sedia elettrica negli Stati Uniti, Massachusetts, e destinati alla pena capitale il 23 agosto 1927.
In primo luogo per quanto il relatore aveva da introdurre, in quanto a novità, sul caso: nei suoi studi più recenti (a lui si deve il libro «Sacco e Vanzetti: giustiziata la verità» del 1978 ed è attualmente alle prese, ormai da tre lustri, in un completamento ed aggiornamento dell’opera, con moltissime notizie inedite) ha individuato moltissimi argomenti che prima d’ora non erano mai stati affrontati ed ha nel contempo provveduto a definire aspetti incerti e a ristabilire la correttezza su alcune circostanze presentate sin dagli anni Venti in modo dubbioso od addirittura errato. Botta ha relazionato avvalendosi di circa centoventi immagini (la maggior parte inedite) che ha commentato con dovizia di particolari e con eccellente padronanza dell’argomento. Numerosi gli storici presenti e i giornalisti interessati, inviati anche da quotidiani statunitensi.
Singolare, nel contesto della serata, la proiezione in anteprima mondiale del film del funerale del 28 agosto 1927, a Boston, ai due anarchici italiani. Le vicissitudini del filmato, proiettato solo tre volte negli Stati Uniti, dal 1927 allo scorso anno, sono quanto mai singolari: fatto oggetto di riprese clandestine, non ha mai incontrato la dovuta predisposizione alla proiezione. Più vole si è perso, più volte danneggiato e ritrovato, salvaguardato ma comunque rimasto negli archivi di Università americane o di «Public Library». Lo scorso anno è stato restaurato e riordinato da Jerry Kaplan con la supervisione di Robert D’Attilio (entrambi della «Sacco and Vanzetti Commemoration Society») e prima d’ora non è mai stato mostrato in pubblico. Botta, che collabora tanto con Kaplan quanto con D’Attilio, ha avuto l’opportunità di poterlo presentare ufficialmente in prima assoluta. Un film emozionante: 4’30” di riprese in bianco e nero che mostrano la grandissima partecipazione all’evento funebre e forniscono la giusta impressione dell’interesse che il caso aveva assunto.
La conferenza ha avuto ampia diffusione. Sono ben oltre 1.500 i siti web, i giornali in rete e i blog che ne hanno dato notizia (è prossima la pubblicazione di un ampio servizio su «Giannella channel», il celebre blog di Salvatore Giannella, già direttore de «l’Europeo», «Genius», «Airone», «Oggi» e collaboratore del «Corriere della sera»). Numerosi i passaggi e le interviste in radio locali e nazionali e le segnalazioni su televisioni regionali. La notizia ha ottenuto anche ampio spazio sui giornali. Oltre alle edizioni provinciali e regionali, si sono interessati alla conferenza anche «Il manifesto» (che vi ha riservato una pagina intera) e, nella sua edizione di domenica 18 maggio, il quotidiano «America oggi», giornale italiano degli Stati Uniti, che ha riservato all’iniziativa saviglianese la copertina del supplemento culturale «Oggi 7» ed un amplissimo servizio interno (di Paola Milli), con fotografie di repertorio ed immagini della sala di palazzo Taffini in occasione dell’evento.
A seguito della serata Luigi Botta ha ricevuto l’invito per una ventina di conferenze in tutta Italia, una delle quali, interessantissima, presso una comunità del Ferrarese dove ancor oggi vivono molti degli eredi di coloro che nel 1921 acquistarono da Bartolomeo Vanzetti le anguille la vigilia di Natale (mentre si verificava la rapina della quale fu accusato) e testimoniarono a suo favore.
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